Posti di blocco, controlli a raffica sulle marmitte, prima ti multano e poi ti inviano in Motorizzazione, passi un’Odissea
Massima attenzione sulle marmitte dei vostri veicoli, se ti fermano rischiano che ti multano con questo obbligo.
Le manomissioni di marmitte sia su ciclomotori, motorini e macchine, fondamentalmente per il brivido di andare più veloce, è una vecchia usanza che si tramanda di generazione in generazione, cominciata di fatta negli anni ’70-80, ed esplosa negli anni ’90.
Ma la stretta di molti governi sui tassi di velocità nelle strade, ha portato, per esempio, sulle strade del Regno Unito, l’introduzione delle telecamere antirumore, con annesse multe pesantissime per gli automibilisti britannici, nel segno dell’inquinamento acustico. Nel 2021 il consiglio di Westminster ha sperimentato con successo la fase uno e ha colto le auto con oltre 110 decibel. Ovviamente non un caso isolato.
Negli Stati Uniti, più precisamente nell’Illinois c’è una legge che richiede espressamente che i veicoli siano dotati di un adeguato sistema di marmitta o di scarico, “in costante funzionamento e correttamente sottoposto – si legge nell’articolo ufficiale – a manutenzione per prevenire qualsiasi rumore eccessivo o insolito”.
Nessun silenziatore o sistema di scarico deve essere dotato di un dispositivo di interruzione, bypass o simile. E soprattutto nessun automobilista (o meccanico, su richiesta) può modificare il sistema di scarico di un veicolo a motore, in modo tale da amplificare o aumentare il rumore di tale veicolo al di sopra di quello emesso dal silenziatore originariamente installato. Lì, la multa per la prima infrazione è di 164 dollari, spese processuali escluse. E in Italia?
Il frastuono delle marmitte non originali. Cosa comporta
In molte regioni del Belpaese è aumentato il numero di ciclomotori che utilizzando delle marmitte non originali, oltre che a rischio multa, c’è l’insopportabile rumore ad aumentare il problema. Ebbene nei confronti di questi veicoli sono stati elevati dei verbali per violazione dell’articolo 155 comma 2 e comma 5, con successiva comunicazione per la revisione straordinaria.
Fin qui tutto ok, se non fosse che ci sono stati molti ricorsi in quanto la violazione in questione a volte viene sancita senza l’ausilio di apparecchio per la misurazione del rumore. Non solo. C’è chi si difende manifestando l’omologazione di suddette marmitte.
Cosa dice l’articolo 155
In base all’articolo 155, “si devono evitare rumori molesti causati sia dal modo di guidare i veicoli, specialmente se a motore, sia dal modo in cui e’ sistemato il carico e sia da altri atti connessi con la circolazione stessa”. E ancora.
“Il dispositivo silenziatore deve essere tenuto in buone condizioni di efficienza e non alterato”. Chiunque viola queste disposizioni è soggetto a una sanzione amministrativa che va da 42 a 173 euro, con revisione straordinaria inclusa.