Perché i tifosi disprezzano Red Bull? Ecco 5 ragioni

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© Red Bull Press Area

Red Bull circondata da stima e ostilità? La scuderia di Milton Keynes ha sempre generato opinioni contrastanti sia dai parte dei tifosi sia dai suoi avversari. Nella stagione in corso sta battendo record su record creando forte scompiglio sul web: da cosa sarà causato? Ve lo spieghiamo in 5 punti

Dodici gare vinte per dodici appuntamenti sino a ora disputati, Red Bull sta gareggiando per puntare alla gloria. La scuderia austriaca domina in solitaria, battagliando oramai solo con i numeri entrati a far parte nella storia di questo Motorsport, con l’obiettivo di riscriverla. La scuderia di Milton Keynes potrebbe ambire al trionfo di tutte e ventidue le tappe presenti all’interno del campionato, dando uno schiaffo morale a tutti i suoi avversari

La monoposto progettata da Adrian Newey, la RB19, si adatta ad ogni condizione di pista e ha permesso a Max Verstappen di non avere eguali. Il pilota olandese è già entrato a far parte della storia, con quarantacinque vittorie a soli venticinque anni e con un terzo titolo mondiale già nelle sue tasche. Tuttavia la supremazia Red Bull di questa stagione ha portato numerosi tifosi ad avere pareri contrastanti, con molti che non vedrebbero l’ora che l’egemonia finisca: a cosa si deve questo disprezzo? Ci sono 5 ragioni

Questione Budget Cup

Il superamento del tetto dei costi della stagione 2021 ha portato molti a diffidare delle potenzialità Red Bull, sostenendo come il team fosse tornato in vetta illegittimamente. Altro aspetto all’interno della questione che ha generato ancor più ostilità è stata la punizione da parte della FIA, considerata da molti solo un amaro premio di consolazione per le restanti squadre. Christian Horner, team principal della scuderia austriaca, anziché ammettere gli errori commessi ha sempre ribadito la fermezza delle loro decisioni, incolpando FIA per la fuga di notizie sulla questione.

Dichiarazioni che non sono state accolte con benevolenza da parte dei suoi avversari, i quali hanno sin da subito ammesso come questo superamento del tetto dei costi avrebbe portato Red Bull davanti a tutti per i prossimi 2/3 anni. È così “stranamente” è accaduto. Il team austriaco è in grande vantaggio rispetto ai restanti team in griglia, non riuscendo a battagliare con nessuna squadra per la supremazia raggiunta

Gestione spietata

A dar foga ai numerosi commenti di disprezzo ci pensano anche “le due punte” del team: Christian Horner e Helmut Marko. Insieme hanno condiviso numerosi successi ma anche situazioni difficili, come il calo di prestazioni avvenuto dalla stagione 2014. Prestazioni rimaste altalenanti fino all’ingresso di Honda come fornitore di motori. La loro longeva collaborazione però ha portato numerose dichiarazioni e mosse giudicate sul web alquanto “spietate. Fra tutte l’episodio più eclatante è quanto accaduto ad Abu Dhabi 2021 quando per una mossa compiuta da Michael Masi, ex direttore gara, Max Verstappen riuscì all’ultimo giro ad avere la meglio su Lewis Hamilton e conquistò il suo primo titolo.

La rocambolesca decisione e l’esultazione degli uomini Red Bull( Horner e Marko compresi) furono considerate da molti antisportive, poiché considerata un trionfo non di merito ma di sola fortuna per le decisioni FIA. Oltre questo episodio, altri momenti indelicati in cui Horner e Marko sono stati protagonisti e la loro gestione piloti. L’obiettivo della scuderia austriaca è puntare a vincere e se i piloti non soddisfanno le loro richieste, lasciano la squadra anche col mondiale ancora in corso. Un esempio potrebbe essere Pierre Gasly durante la stagione 2019. Stessa operazione anche per il team minore, l’Alpha Thauri, con Nick De Vries che recentemente è stato rimpiazzato da Daniel Ricciardo per gli scarsi risultati ottenuti nel corso della prima parte di stagione.

Il pupillo Max Verstappen

Dal suo ingresso in Toro Rosso si doveva intuire quanto il pilota olandese sarebbe diventato il pilota di punta Red Bull. Verstappen a soli venticinque anni vanta 45 vittorie, 89 podi, 27 pole position e due titoli mondiali. Numeri davvero che lasciano col fiato sospeso, considerando la stagione in corso, in cui il pilota olandese in ogni gara vinta avanza sempre più nella storia della Formula 1. Un talento indiscusso su cui Red Bull ha scommesso, e ha trionfato.

Un toro su cui puntare, ma con forti ostilità attorno. È risaputo, stare accanto al pilota olandese non è facile, ciò è dovuto non solo dalla sua personalità in pista ma anche dalla gestione che il team austriaco gli ha sempre riservato. Lampante è il rapporto con il suo compagno di squadra, Sergio Perez, da leale alleato a intralcio. L’episodio avvenuto in Brasile la scorsa stagione, quando Verstappen si rifiutò di aiutare il compagno per la conquista della seconda posizione in classica mondiale, ha creato una crepa nel loro rapporto. Quest’anno il pilota olandese viaggia in solitaria per la sua conquista mondiale visto la stagione difficile che sta affrontando il pilota messicano: sostituzione in vista? Una cosa è certa, chiunque arriverà dovrà sottostare al pupillo SuperMax

Red Bull: un silente ritorno al dominio

Dopo le delicate stagioni dal 2014 sino al 2018, la scuderia austriaca rivedrà l’alba delle sue prestazioni solo con l’ingresso di Honda, nel 2019. Con i motori prodotti dai leader giapponesi e un prolungato lavoro in fabbrica, Red Bull inizia silentemente il suo ritorno tra le prime file. Il massimo splendore l’ha appena raggiunto con la stagione in corso. Un dominio alla massima potenza che potrebbe disgregarsi sino all’ultimo appuntamento, puntando ad un record assoluto: vincere tutte le tappe presenti in calendario

Nessun team è riuscito a poter salire sul gradino più alto del podio e secondo molti piloti, non avverrà. Forti sono state le parole di Toto Wolff in una recente intervista, dove ha dichiarato come tutti i team in griglia in confronto a Red Bull, guidano con una monoposto di Formula 2. Ciò sta ad affermare quanto il lavoro portato in pista da parte della scuderia di Milton Keynes non può essere riprodotto da nessun avversario, che deve accontentarsi solo di una seconda o terza posizione.

La Formula 1 è diventata noiosa?

La supremazia Red Bull non da modo di rivivere delle battaglie al cardiopalmo. Ciò ha portato molti tifosi a considerare la Classe Regina del Motorsport alquanto monotona. Nonostante le battaglie che possono avvenire nel fondo o centro griglia, non poter più ammirare le lotte per la prima posizione, ha destato scontentezza a molti. Sembra siano passati decenni dalle battaglie gara dopo gara tra Verstappen e Hamilton o tra l’olandese e Charles Leclerc nella prima parte della scorsa stagione.

Per quanto questo dominio possa essere criticato perché toglie il sano e puro spettacolo, in ogni ciclo di nuovi regolamenti, c’è sempre un team a dominare. È successo a Ferrari con Schumacher, a Red Bull con Vettel, a Mercedes con Hamilton, e ora nuovamente al team austriaco. Con l’ingresso dei nuovi regolamenti nel 2026, le carte in tavola potrebbero rimescolarsi, dando vita ad un nuovo dominio. Nel frattempo, concludiamo questa stagione, con la speranza che dalla prossima alcuni team possano avvicinarsi alla vetta, dando filo da torciere a SuperMax.