Nel 2020 la Formula 1 ha perso 722 milioni di euro
Il 2020 ha lasciato un grosso passivo nelle casse di Liberty Media. E la prossima stagione si aprirà con interrogativi non minori
I ricavi della Formula 1 durante il 2020 sono diminuiti per un totale di 722 milioni di euro. Questa è la notizia del giorno, che getta delle forti incognite sulla tenuta del Circus. La scorsa annata è stata infatti segnata inevitabilmente dalla pandemia, che ha prima ridotto il calendario a 17 appuntamenti, e poi fatto perdere benefici economici per quanto concerne i biglietti, le pubblicità e le sponsorizzazioni.
Il periodo più difficile è stato il primo semestre, in cui non si sono svolte gare. Tutto ciò ha portato ad una notevole concentrazione di gran premi verso la fine della stagione, che ha contribuito a limitare le conseguenze economiche sul bilancio complessivo. Negli ultimi quattro mesi del 2020 le perdite sono si state ridotte, ma non sufficienti per migliorare in modo significativo la situazione. Basti pensare che la Formula 1 ha ridotto i suoi ricavi del 45% rispetto al 2019.
“In una situazione molto complicata siamo comunque riusciti a portare a termine la stagione. Di questo dobbiamo essere soddisfatti, perchè lo scorso Marzo, quando tutto il mondo è stato sorpreso dalla pandemia, la cosa non era affatto scontata. Ovviamente ci sono state delle conseguenze economiche devastanti, ma dobbiamo andare avanti sperando che presto tutti torni alla normalità“, ha dichiarato un portavoce di Liberty Media ai microfoni del portale Racefans.
LA CRISI ECONOMICA PER I TEAM
La grave crisi economica generata dalla pandemia ha avuto dei grossi effetti non soltanto sugli organizzatori, ma anche sui team. La McLaren è stata costretta a licenziare ben 1.200 dipendenti mentre la Williams ha messo in vendita una cospicua parte delle proprie azioni societarie. Una situazione difficile e che rischia di mettere a repentaglio lo stesso futuro della categoria regina.
Per questa ragione, a partire dal 2021, inizierà l’era del budget cap. Si partirà da un tetto massimo di 145 milioni di dollari, che andranno a decrescere nelle stagioni successive. Un’altra grande novità è quella sul Balance of Performance aereodinamico. Le ore che i team potranno trascorrere in galleria del vento saranno distribuite a seconda della posizione in classifica costruttori del Mondiale precedente.