Mick Schumacher rischio

Credits: Haas F1 Team Press Area

L’inizio della stagione non è stato dei più rosei per Mick Schumacher. Dopo una serie di gare deludenti c’è già chi insinua che il suo sedile sia a rischio

Il giovane pilota della Haas non ha brillato nei primi cinque Gran Premi del mondiale. Mentre tra le prime file e nel midfield la competizione si fa sempre più accesa, il tedesco fin’ora non è riuscito a guadagnarsi nemmeno un punto.

Tutt’altra storia rispetto al ben più esperto compagno di squadra, Kevin Magnussen, che, dopo un anno di stop, è tornato in Formula 1 più in forma che mai. Il paragone tra i due piloti si fa inevitabile se si considerano le brillanti prestazioni regalateci dal danese. Magnussen si è conquistato la decima posizione nel campionato piloti e sta sorreggendo interamente sulle proprie spalle la rinascita della Haas dopo due anni difficili.

In questo contesto, il figlio di Michael sembra sempre più in difficoltà e non ancora in grado di stare al passo della sorprendente ripresa del team. L’ultimo guaio, l’incidente avvenuto durante il GP di Miami con l’amico Sebastian Vettel e che, oltre ad attirargli le ire di Steiner, gli ha impedito di guadagnare i tanto agognati primi punti della stagione.

Il futuro di Schumacher potrebbe essere a rischio

L’anno scorso Schumacher dominava in maniera quasi assoluta sul compagno di squadra Nikita Mazepin, ma a molti viene da dire che fosse troppo facile. Di questo parere è anche l’ex pilota Christian Danner, che ha commentato così in un’intervista a motorsport-magazin.com: “Che soddisfazione c’è a essere 13, 14, 15, o 25 volte meglio di Mazepin? Nessuna. Ma se batti Magnussen allora significa qualcosa”.

In questo cambio di scenario, Danner, come molti altri, si è chiesto se Mick sia abbastanza bravo per la Formula 1 o se debba iniziare a preoccuparsi per la sua carriera. “Penso che abbia il ritmo”, ha dichiarato, “ma ora deve averlo anche sulla distanza più lunga”.

In Formula 1, però, non c’è mai abbastanza tempo per dimostrare di essere all’altezza. L’ambiente è molto competitivo e le scuderie non esitano a volgere l’attenzione su piloti più bravi, quando questo si renda necessario. Neanche il figlio del leggendario Michael Schumacher è al sicuro, specialmente quando i colleghi suoi coetanei continuano a collezionare eccezionali risultati.

Il problema è che una volta che sei in Formula 1, l’apprendistato in realtà finisce molto rapidamente. Anche Lando Norris ha sbagliato ma è stato anche incredibilmente bravo da subito. Leclerc ha commesso molti errori ma ha comunque lasciato il segno quando ha guidato per la Sauber. La stessa cosa Verstappen. Il livello che questa generazione di nuovi piloti sta impostando è molto alto e Mick deve essere all’altezza“, ha infatti concluso Danner.