Curiosità dalla F1 Formula 1 Michael Schumacher: cosa sappiamo dall’incidente? 23 Aprile 2023 Carlotta Ramaciotti Credits: @scuderiaferrari Twitter Nove anni fa una pista da sci ci tolse la possibilità di rivedere nel paddock uno dei piloti più grandi di sempre. Ma cosa sappiamo di Schumacher dal giorno dell’incidente? È indubbio come il Kaiser abbia scritto una pagina di storia della Formula 1 con i suoi sette titoli iridati. Purtroppo, però, sono passati quasi dieci anni da quando, nel 2013, Michael Schumacher ha subito quel terribile incidente sugli sci. Da allora le notizie relative alla sua salute sono state rare, in quanto la famiglia ha sempre preferito mantenere private le informazioni circa le condizioni dell’ex pilota del Cavallino, sebbene di recente siano state fatte uscire delle – false – dichiarazioni del tedesco. Facciamo dunque il punto della situazione: cosa sappiamo di Schumacher a oggi? 29 dicembre 2013: la cronaca degli eventi Durante le vacanze natalizie del 2013, Michael Schumacher si trovava a Meribel, località sulle Alpi Francesi. Il Kaiser, in quella giornata sulla neve, aveva al suo fianco il figlio quattordicenne Mick e alcuni amici. Durante una discesa, il tedesco finisce oltre i limiti della pista, perde il controllo e batte la testa contro una roccia. Nonostante indossasse il casco, Schumacher ha subito un trauma cranico tale da farlo cadere in coma ancora prima di raggiungere l’ospedale. Ha subito due operazioni chirurgiche: la prima nell’immediato, all’arrivo nella struttura ospedaliera, il secondo nella notte. Secondo quanto riferito dal quotidiano tedesco Bild, quest’ultima si era resa necessaria in quanto le condizioni di Schumacher si erano aggravate. La soluzione trovata dai medici sarebbe dunque stata quella di praticare un paio di fori sul cranio ai fini di ridurre la pressione esercitata sul cervello. Il sette volte iridato è successivamente stato trasferito in una clinica più grande a Grenoble, per tornare a casa e continuare il recupero nel settembre del 2014. La famiglia Schumacher: la vita dopo l’incidente Sin dal giorno dell’incidente la famiglia Schumacher, come da volere di Michael, ha sempre mantenuto un certo silenzio circa lo stato di salute del 53enne. Si sa dunque molto poco, se non che il Kaiser sia paralizzato e costretto su una sedia a rotelle – notizia riportata dal Telegraph nel 2014 – e che sia “diverso ma presente”, come fatto sapere dalla moglie Corinna nel documentario Netflix relativo al sette volte iridato (2021). “Mi dimostra ancora quanto sia forte ogni giorno. Stiamo cercando di andare avanti come una famiglia“ continua. “Viviamo insieme a casa, facciamo terapia. Facciamo tutto il possibile per far stare meglio Michael e per assicurarci che sia a suo agio e per fargli sentire la nostra famiglia, il nostro legame. E a prescindere da tutto, farò tutto il possibile. Lo faremo tutti. E andiamo avanti con le nostre vite“. Nel frattempo, il cognome Schumacher è tornato nel paddock di Formula 1 grazie al figlio Mick. Il 24enne è attualmente terzo pilota della Mercedes, ma ha trascorso due anni alla guida della Haas, collezionando 12 punti grazie a un paio di prestazioni di alto livello in Gran Bretagna e in Austria nel 2022. L’ex pilota della Ferrari Driver Academy, junior team della scuderia con cui Michael Schumacher ha collezionato cinque dei suoi sette titoli, descrive il padre come “Il mio idolo” e “Il mio modello”. Ha inoltre dichiarato, nel già citato documentario, come “rinuncerebbe a tutto” solo per poter discutere di corse con lui. Il figlio del Kaiser ha anche voluto omaggiarlo durante i suoi due anni nel Circus adottando l’abbreviazione “MSC” invece di “SCH” proprio come il padre, che corse sotto tale abbreviazione in quanto presente in griglia anche il fratello Ralf. Chi può visitare il Kaiser? Sono poche le persone autorizzate a fare visita a Schumacher, e tra queste vi è l’ex Presidente della FIA, nonché team principal della Ferrari durante i cinque titoli consecutivi, Jean Todt. “Michael non mi manca. Lo vedo” ha dichiarato il francese in un’intervista al canale televisivo tedesco RTL. “Ma naturalmente quello che mi manca è quello che facevamo insieme. Sì, è vero, guardo le gare con Michael“. A differenza di Todt, Eddie Jordan, colui che fece debuttare il Formula 1 il giovane Schumacher da sostituto nel Gran Premio del Belgio 1991, non ha il permesso di fare visita al suo ex pilota. Nonostante questo, risulta concorde con la decisione della famiglia. “È stata una situazione terribile per Mick e Corinna” dichiara al The Sun. “Sono passati quasi dieci anni e Corinna non ha potuto andare a una festa, un pranzo o a questo o quello. È come prigioniera perché tutti vorrebbero parlarle di Michael quando non ha bisogno di ricordarlo ogni minuto“. Tags: 2023, Corinna Schumacher, Jean Todt, Michael Schumacher, Mick Schumacher Continue Reading Previous Rosberg e il ritiro: “Volevo decidere io”Next Perez, giù le mani dal titolo mondiale