Mercedes: “Pit Stop di Hamilton deciso dall’usura della gomma”

Credit: @Mercedes-AMG F1 press area
Il GP Giappone, ha visto trionfare Valtteri Bottas con la sua W10, davanti a Sebastian Vettel e Lewis Hamilton. Il risultato ha permesso al team di Brackley di ottenere il 6° titolo costruttori
Lewis Hamilton ha disputato il GP Giappone, con una strategia di due soste, così come è successo a Valtteri Bottas, suo compagno di squadra in Mercedes, nonché vincitore a Suzuka.
Inizialmente si pensava che il pilota inglese potesse fare una sola sosta, con una strategia che gli avrebbe consentito di superare sia Sebastian Vettel sia Bottas. Ma il livello di usura della gomma, che montava la sua Mercedes, alla fine del secondo stint, ha convinto di fare la seconda sosta.
Si pensava addirittura che Mercedes, avesse deciso di non rischiare con una strategia ad una sosta per Hamilton, per evitare di trovarsi in difficoltà nel dove giustificare tale scelta, a differenza di quanto preso per Bottas, che tra l’altro nel corso della gara non ha commesso errori e quindi meritava di vincere.
SHOVLIN, SPIEGA COME SI È ARRIVATI A DECIDERE LA SECONDA SOSTA
Andrew Shovlin, ingegnere di pista della Mercedes, ha spiegato in un video che la decisione è stata presa in base all’usura della gomma: “Quello che abbiamo potuto vedere sulla vettura di Lewis, è stato un crollo dei tempi sul giro”.
“Inizialmente ha perso un decimo di secondo sul giro, poi è arrivato a tre decimi di secondo negli ultimi due giri ed in radio ha iniziato a comunicarci che le gomme stavano andando. Quella è stata un’indicazione per noi, dato che avevamo il miglior set di gomme. Poi andare avanti, ma ad ogni giro, andrai sempre più piano, e rischi di perdere tutto”.
“A quel punto, abbiamo preso la decisione, non avevamo tutte le informazioni di tutte le vetture che sono arrivate a fine gara. Ma, ciò che potevamo vedere in questa gara, è gente che ha compiuto con successo un pit stop, e che attualmente avevano montato quel set molto molto a lungo”.
Nel finale di gara, ci sono state molte vetture, che avevano quattro, cinque, sei secondi di degrado. “È stato a quel punto, che hanno iniziato a raggiungere un livello molto basso di gomma, e quindi è difficile ottenere grip,” ha così spiegato Shovlin.