Mercedes, McLaren e Ferrari: soluzioni anti porpoising al vaglio

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Credit: Pirelli Press Area

Conclusa la prima sessione di test invernali sul tracciato del Montmelò, Mercedes, McLaren e Ferrari avrebbero già trovato soluzioni per contrastare il fenomeno del porpoising

In occasione della sessione pre-campionato catalana, è stata una delle parole maggiormente utilizzate dai team della griglia di partenza. Un problema che ha contraddistinto il test di numerose scuderie. Anche per quanto riguarda Mercedes, McLaren e Ferrari.

Sebbene questi tre team abbiano monopolizzate le prove invernali alle porte di Barcellona, non ne sono usciti indenni. Il termine porpoising, è difficile tradurlo con un’unica parola in italiano. Volgarmente parlando lo si può notare quando le macchine rimbalzano in rettilineo. Non è una novità assoluta per il mondo della Formula 1 visto è un fenomeno legato alle nuove monoposto a effetto suolo, che tiene le vetture incollate all’asfalto dai condotti Venturi. Tutti i team della griglia ne hanno sofferto, chi più chi meno. Ma Mercedes, McLaren e Ferrari sarebbero già a un buon punto nella ricerca di possibili soluzioni.

Cos’è il porpoising?

Il “rimbalzo” delle vetture in rettilineo avviene a causa della nuova concezione di monoposto. Grazie a un maggior carico aerodinamico proveniente dal fondo della macchina, quando si raggiungono velocità molto elevate, tipo in rettilineo, la monoposto viene “risucchiata” verso il basso, arrivando a toccare l’asfalto. È in questo momento che gli alettoni “stallano” aerodinamicamente e la macchina viene spinta in su per poi tornare ad abbassarsi. Ripetendo questo movimento oscillatorio varie volte.
I primi video che abbiamo potuto vedere con le macchine di nuova concezione all’opera hanno subito portato a galla un problema, noto negli anni ’70 e nei primi ’80, non si era presentato nelle simulazione effettuate al simulatore. Ed ecco perché il termine porpoising ha fatto il suo debutto solo a Barcellona e non se ne è parlato prima.

Aggiornamenti già a Sakhir

Proprio per trovare un rimedio a questa situazione, i team sono già al lavoro, vagliando alcune novità che potremmo già vedere in pista in occasione dei prossimi test in Bahrain. I tecnici di casa Mercedes, sarebbero già sulla buona strada per risolvere questo problema. Secondo quanto rivelato dai colleghi di Motorsport.com, a Sakhir il team di Brackley introdurrà un nuovo pacchetto aerodinamico per la W13 che dovrebbe aiutare la scuderia tedesca non solo nella gestione del porpoising, ma migliorare la prestazione dell’interno pacco vettura.

Oltre alla Mercedes, anche la McLaren potrebbe aver trovato il modo di contrastare i “rimbalzi” senza perdere velocità, creando un percorso per l’aria quando c’è molta pressione. Una soluzione che, già a Barcellona, è stata “copiata” anche dalla Haas. A seguito dell’apporto di alcune modifiche sotto questo aspetto, la sVF-22 è riuscita a ridurre di molto l’oscillamento.

La Ferrari sceglie una soluzione differente

Sulla buona strada c’è anche la Rossa che però ha scelto di intraprendere una via diversa. Il Cavallino Rampante avrebbe rialzato di poco la monoposto. Normalmente, in una condizione di questo tipo, la vettura perderebbe velocità ma, per non incombere in questo grattacapo, i tecnici di Maranello hanno adeguato la sospensione di conseguenza, così da recuperare tutto il tempo perso nelle curve lente. Esattamente come è avvenuto a Barcellona, nell’ultimo settore.

In questi dieci giorni che ci dividono dall’ultimo test invernale, prima dell’avvio vero e proprio della stagione 2022 di Formula 1, i team lavoreranno duramente per capire come risolvere il problema porpoising. E a Sakhir si potrà vedere chi avrà optato per la soluzione adottata dalla McLaren mentre chi preferirà la via percorsa dalla Ferrari.