Mercedes: i team radio di Suzuka sono stati una chiamata d’aiuto?

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© Mercedes Press Area

L’ex ingegnere della Bridgestone Kees van der Grint ritiene che i team radio della Mercedes di Russell e Hamilton siano stati un “segno di debolezza”, una sorta di chiamata d’aiuto

I compagni di squadra della scuderia delle frecce d’argento si sono resi protagonisti di parecchi incidenti nel corso del GP del Giappone, ma non solo. Anche i team radio della stessa Mercedes sono stati degni di nota. Il primo episodio si è visto nel corso del quinto giro quando Russell ha sorpassato Hamilton, per poi essere ripassato a sua volta da quest’ultimo sul rettilineo della pista. Il secondo episodio invece ha riguardato Hamilton. Il sette volte campione del mondo è andato largo alla Degner 2, permettendo a Russell di provare a pensare ad un sorpasso all’esterno all’uscita della Spoon.

Hamilton e Russell in cerca d’aiuto

Nel secondo episodio Hamilton è finito per andare largo, costringendo Russell a uscire ancora di più dalla pista e l’ex pilota della Williams ha chiesto via radio: “Chi vogliamo combattere qui? L’un l’altro o gli avversari?“. I due si sono affrontati di nuovo a fine gara quando Hamilton, con una strategia a due soste e con Carlos Sainz che lo inseguiva, si è avvicinato a Russell che si era fermato a una sola sosta. Voleva che Russell lo lasciasse passare e ha detto alla Mercedes: “Conviene lasciarmi passare o perderemo entrambe le posizioni“.

Il team di Brackley ha dato quindi l’ordine e Hamilton ha tagliato il traguardo in quinta posizione, mentre Russell ha perso il vantaggio su Sainz e ha chiuso in P7. Il difficile traffico radio è stato uno dei temi più discussi dopo Suzuka, con l’analista Ernest Knoors che ha dichiarato come i piloti stessero cercando di “piegare” la Mercedes alla loro volontà. Quest’ultimo ha affermato: “Inizialmente era evidente che Hamilton fosse il numero uno all’interno del team, ma Russell sta attualmente andando molto bene. Per questo le lotte diventano un po’ più difficili”.

Knoors continua affermando: “Ci sono lotte in pista da entrambe le parti. Tutti i messaggi agli ingegneri su ‘stiamo combattendo l’uno contro l’altro?’, sono giochi mentali fatti con l’obiettivo di piegare la squadra al proprio volere, o almeno di cercare di piegare la strategia di gara al proprio volere“. L’opinionista e collega Van der Grint, ha replicato dicendo: “In realtà è un segno di debolezza“. Knoors è d’accordo con questa affermazione e aggiunge: “Stanno chiedendo aiuto ad altri“.

Lotta interna in casa Mercedes?

I compagni di squadra del team di Toto Wolff hanno evitato il contatto in Giappone. Potrebbe però essere solo una questione di tempo prima che uno o l’altro provochi un incidente durante un Gran Premio. “Penso che sia più probabile che sia Hamilton a causare un incidente perché Russell è difficile da superare“, ha detto Van der Grint. “Ad un certo punto Hamilton arriverà a dargli una spinta per frustrazione“.

Il responsabile della comunicazione della Mercedes, Bradley Lord, ha minimizzato le chiacchiere via radio, affermando che entrambi stavano gareggiando duramente su una vettura difficile, spingendo al limite. Ha aggiunto inoltre che negli anni la squadra ha imparato a non prendere troppo sul personale quanto viene detto nei team radio durante la gara, in cui vengono pronunciate parole dettate soprattutto dalla foga del momento.  Lord conclude affermando: “Tutto ciò che viene detto durante il Gran Premio deve essere riordinato e discusso in seguito, con calma, durante il debriefing, lontano da quella pentola a pressione“.