McLaren: Sainz e Norris rinunciano a parte dello stipendio

sainz norris mclaren 2020 f1

Credits: twitter @McLarenF1

La coppia piloti della McLaren oltre che distinguersi per talento e simpatia ha dimostrato una generosità fuori dal comune

Dopo il quarto posto in classifica costruttori raggiunto durante la passata stagione, per la McLaren il 2020 doveva essere l’anno decisivo per compiere un balzo in avanti e tornare agli antichi fasti. La pandemia di coronavirus, però, ha totalmente sconvolto la Formula 1, imponendo uno stop prolungato e una lunga serie di Gran Premi rinviati o annullati. A farne le spese, in primis, è stata proprio la scuderia di Woking, dati gli oltre dieci membri del personale contagiati.

Fortunatamente, lo staff McLaren è tornato incolume dalla quarantena imposta in Australia, ma le conseguenze economiche si stanno rivelando più dure del previsto. Per far fronte a questa situazione, i dirigenti del team inglese hanno deciso di mettere in ferie parte del personale e, dimostrando grande spirito di  squadra, Carlos Sainz e Lando Norris hanno rinunciato a parte del proprio ingaggio.

SPIRITO DI SQUADRA

L’impatto finanziario che il COVID-19 ha avuto sul mondo della F1 è impressionante. La McLaren ha dovuto congedare buona parte dello staff per un periodo di tre mesi e ridurre  il salario ai membri rimasti in fabbrica. Le misure sono state messe in atto per “proteggere i posti di lavoro a breve termine”. Per ovviare questi problemi finanziari, la giovane coppia piloti, già nota per lo straordinario talento e la simpatia, ha richiesto un taglio degli stipendi.

Nonostante Sainz e Norris non siano i primi in classifica per guadagni, hanno dimostrato una solidarietà encomiabile, anche se necessaria, data l’eccezionale circostanza. Anche Zak Brown, capo della McLaren Racing, ha deciso di non percepire parte del suo salario, affermando che queste misure “garantiranno ai dipendenti di tornare a lavoro a tempo pieno man mano che l’economia si riprenderà”.

Le misure prese dalla scuderia britannica, molto probabilmente, saranno adottate anche da altri team. Sarà interessante vedere se le superstar della F1, come Lewis Hamilton e Sebastian Vettel, accetteranno queste soluzioni senza opporsi. L’ex campione del mondo Jenson Button ha detto a Sky Sport che “i tagli salariali per i piloti saranno necessari”, ma che gli stessi hanno “un modo di pensare molto diverso”.