McLaren: il perché del gap tra qualifiche e gara

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Credits: @McLarenF1 twitter

La McLaren chiude la pausa estiva in quinta posizione del mondiale costruttori e il motivo starebbe nel gap tra passo gara e qualifiche

Se nel 2022 la Ferrari è tornata ad essere competitiva e a far parlare di sè, la McLaren indietreggia chiudendo la pausa estiva in quinta posizione e il motivo risiederebbe nel gap esistente tra le qualifiche e il passo gara. Nei recenti gran premi, infatti, il giovane Lando Norris si è qualificato particolarmente bene dando prova della sua crescente bravura. Il GP di Ungheria ha visto il pilota britannico in quarta posizione, segue la quinta al GP di Francia e la sesta al GP di Gran Bretagna battendo la Mercedes in entrambe le occasioni. Lo stesso discorso non vale però per i risultati in gara dove Norris chiude settimo in Ungheria e Francia e sesto in Gran Bretagna.

Ma perchè vi è questa discrepanza? Cos’ha la MCL36 che non va? Sono queste le domande poste al team principale Andreas Seidl il quale spiega che il giro secco consente di mascherare alcuni dei difetti della monoposto. “Io penso che se confrontiamo la nostra competitività in gara e in qualifica, notiamo i difetti che ha la nostra macchina rispetto a quelle dei tre top team. Per esempio, la mancanza di downforce può essere in parte mascherata con il grip degli pneumatici durante il giro di qualifica“, ha spiegato. E’ chiaro però che nelle lunghe distanze, come per esempio nel corso della gara, la scarsa performance dell’auto non tarda ad emergere. Di conseguenza, durante la gara si fa peggio che in qualifica.

McLaren: un team in divenire

E’ grazie al giovane Lando Norris se la McLaren si trova, si , al quinto posto del mondiale costruttori, ma a soli quattro punti dal team di Enstone. Con 76 punti, il britannico si piazza settimo nella classifica piloti dopo Lewis Hamilton. Il giovane ha tutte le carte in regola per non sfigurare e sta guidando come un futuro campione del mondo, come suggerisce in un’intervista Nico Rosberg.

“In termini di passo gara, eravamo più forti in Ungheria rispetto all’Alpine e sicuramente in una migliore posizione rispetto al precedente weekend in Francia”, ha aggiunto l’ingegnere tedesco. I progressi sono arrivati grazie agli aggiornamenti apportati al Paul Ricard, ma è evidente che, guardando alle differenze nei tempi anche in qualifica, i tre top team hanno semplicemente una macchina più forte.

E’ vero l’ascesa del team inglese ha subito una brusca frenata quest’anno tra gli scricchiolii della MCL36 e un Ricciardo poco reattivo. Tuttavia, Seidl non si arrende e afferma: “Per adesso è importante continuare a spingere e a migliorare la monoposto se non si vuole finire il campionato in modo peggiore rispetto al 2021″. Pertanto è un processo in divenire quello che coinvolge la scuderia britannica  in cui i prossimi aggiornamenti potranno aiutare la vettura ad accorciare il gap con i team migliori.

Federica Incatasciato