Mazepin contro Haas: “Meritavo più supporto”
Mazepin parla della delusione dopo il licenziamento e accusa la Haas di scorrettezza nei suoi confronti
A meno di due settimane dall’inizio del mondiale, i tristi eventi che vedono tuttora coinvolte la Russia e l’Ucraina hanno notevolmente incrinato anche gli equilibri interni del Circus, che ha preso un’immediata posizione. La FIA ha infatti deciso di permettere ai piloti russi di gareggiare regolarmente, con l’obbligo, però, di farlo sotto bandiera neutrale. Ma questo non è bastato. Il team Haas, finanziato da uno degli sponsor più grandi di Russia, Uralkali, ha infatti deciso di “spogliare” le proprie monoposto di qualsiasi riferimento all’azienda, rescindendo poi il contratto con Nikita Mazepin. Sembrerebbe che il team a stelle e strisce sia stato oggetto di forti pressioni esterne, dovute al legame tra il giovane pilota e la cerchia di oligarchi russi vicini a Putin.
Questa mattina, durante una conferenza stampa online, Mazepin ha voluto parlare della situazione e non ha risparmiato pesanti accuse alla sua ex scuderia. Il 23enne ha infatti saputo del proprio destino solo dalla stampa, a cose fatte.
Lots of hard work from the team today 💪#HaasF1 pic.twitter.com/uxTsCpn66M
— Haas F1 Team (@HaasF1Team) March 9, 2022
“Contratto risolto unilateralmente”
Era un Mazepin sconsolato e deluso quello che si è presentato davanti alla telecamera questa mattina. “Prima di tutto, voglio dire che capisco che il mondo non è come era due settimane fa. È un momento estremamente doloroso sia per voi che per me. Le persone che non sono qui lo vedono da un’angolazione diversa. Noi in Russia e Ucraina vediamo cosa succede da molti altri punti di vista“, ha commentato Nikita.
Dopo la decisione della FIA, la scoperta: “Ho aspettato pazientemente la decisione della FIA. Ero sicuro che avremmo trovato una soluzione alla situazione, ma il contratto è stato risolto unilateralmente“, ha aggiunto il russo, “Avevo in programma di correre da atleta neutrale; la FIA lo ha permesso. Non ho avuto problemi a riguardo. La notte prima che il mio contratto venisse interrotto, però, sono uscite ulteriori direttive e la mattina dopo ho ricevuto un messaggio che mi informava di essere stato licenziato“, ha commentato.
— Nikita Mazepin (@nikita_mazepin) March 5, 2022
Mazepin contro la Haas: “Ho scoperto di essere stato licenziato dalla stampa”
Il giovane pilota russo, ora rimasto senza sedile in Formula 1, era disposto a scendere in pista sotto bandiera neutrale, proprio come richiesto dalla FIA. Non ha però avuto il tempo di farlo. “Non parlo con Guenther Steiner da quando ho lasciato Barcellona il terzo giorno di test. Guenther non mi ha dato alcuna informazione su quale decisione avrebbe preso la squadra e poi è arrivato il comunicato stampa: l’ho letto e ho scoperto che il mio contratto era stato risolto. Meritavo più supporto da parte del team. Non c’è motivo legale per rescindere il contratto. Sono stato sollevato nel vedere che la FIA ci ha permesso di gareggiare con colori neutri. Speravo di guidare. Il 15 febbraio tutto è cambiato e io ho dovuto rinunciare al sogno per cui ho lavorato per 18 anni“, ha raccontato, “Ho scoperto di essere stato espulso dalla Haas, come tutti gli altri, dalla stampa. Non me lo meritavo. Sono rimasto molto deluso da come sono andate le cose. Auguro tutto il meglio ai piloti che mi sostituiranno; non hanno nulla a che fare con questa situazione”.
Nikita si è già mobilitato per la creazione di una fondazione a sostegno degli atleti penalizzati dalla situazione sociopolitica. Si chiamerà “We compete as one” e fornirà assistenza legale, finanziaria e psicologica a tutti i piloti coinvolti: “La Formula 1 non è un capitolo chiuso per me. Sarò pronto a correre nel caso ci fosse l’occasione per tornare“, ha poi concluso Mazepin.