Formula 1Gran Premio Russia

Il Gran Premio di Russia minaccia di andare per vie legali

Gli organizzatori non sono disposti ad accettare di buon grado la cancellazione della gara

L’evento, che avrebbe dovuto svolgersi domenica 25 settembre, è stato annullato, ma forse non è detta l’ultima parola

Gli organizzatori del Gran Premio di Russia, a seguito della cancellazione dell’evento, stanno valutando il ricorso alle vie legali. La questione è stata tirata in ballo da Alexey Titov, responsabile di Rosgonki, promoter della gara. Sotto accusa è la modalità operativa dei vertici del Circus, che avrebbero deciso di annullare la corsa di Sochi con un procedimento unilaterale e senza concedere agli organizzatori il tempo necessario per reagire.

Gran Premio di Russia 2022: possibile ricorso a vie legali

È da molto tempo che collaboriamo con la FIA e con la Formula 1″, ha spiegato Titov all’emittente russa Match TV, “e stiamo tuttora discutendo con loro su come agire per uscire dalla situazione attuale senza generare una crisi. Che dire riguardo alla decisione di cancellare il Gran Premio? Ci sono state date dieci ore di preavviso. Il tutto ci è stato comunicato con un procedimento unilaterale: il nostro punto di vista non è stato neanche preso in considerazione“.

Come ho già detto, il procedimento non si è ancora concluso“, ha proseguito Titov, “e credo che sarebbe poco corretto svelarne adesso i dettagli. Posso soltanto dire che, inizialmente, l’accordo stabiliva che il contratto potesse essere terminato soltanto per cause di forza maggiore. Alla fine, però, loro hanno scelto di concluderlo con una decisione unilaterale. Tutte le azioni legali che potremo intraprendere di qui in avanti richiederanno analisi molto approfondite. Non sarà un lavoro facile, ma vi assicuro che lo porteremo a termine”.

Al momento non c’è motivo per parlare dei possibili esiti”, ha specificato Titov, “ma posso dirvi che faremo del nostro meglio per concludere la vicenda in maniera corretta. Dal nostro punto di vista, quanto successo finora è ben poco corretto”. Intanto, gli organizzatori si stanno mobilitando perché il Circus risarcisca loro la quota pagata per il Gran Premio di Russia del 2022. “Affronteremo certamente l’argomento del rimborso. La tariffa per la gara è stata già in parte pagata, e la Formula 1, volente o nolente, dovrà risarcirla”, ha concluso un determinato Titov. Allo stesso modo, i biglietti già acquistati dagli appassionati saranno rimborsati.

Alessandro Bargiacchi

Sono toscano doc, nato a Firenze nel 1992. Adesso vivo in Casentino. Ho una laurea triennale in scienze politiche e una magistrale in semiotica. Adoro la musica e il teatro, così come lo sport, e a queste passioni cerco di dedicare tutto l'impegno e il tempo possibile. I miei primi ricordi legati a un Gran Premio 1 risalgono a Silverstone 1999, alle immagini sbiadite di Schumacher che colpisce violentemente le barriere di protezione. Negli anni, crescendo e cominciando a capire un po' meglio come funziona una gara automobilistica, sono diventato un vero appassionato di Formula 1, con un sincero amore sportivo nei confronti di Kimi Räikkönen, che ho avuto la fortuna di tifare per 20 anni.

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