Max Verstappen: quando la generazione internet si allena coi videogames
È un dato di fatto. Quando la Toro Rosso ha ufficializzato l’ingaggio di Max Verstappen, 17enne dalla poca ma vincente esperienza in monoposto, sono stati molteplici i dubbi sulla maturità di questo ragazzo. A praticamente metà settembre il Circus si appresta a vivere la sua ultima parte di stagione e i dubbi sulle capacità dell’olandese si sono completamente dissipati. Proprio in occasione dell’ultimo Gran Premio d’Italia, Max Verstappen ha confessato che per i sorpassi si allena coi videogiochi di simulazione.
Il figlio d’arte, dopo aver sopravanzato con consumata maestria Felipe Nasr in Belgio e a Monza, non ha potuto far altro se non che accettare gli elogi per la sua capacità di esplorare i limiti e di arrischiarsi ogni volta in cui c’è la minima possibilità di recuperare una posizione: «Nei videogiochi devi capire se hai spazio per poter superare il tuo avversario. Anche in quelle situazioni capita che delle volte finisca fuori, e sai che non si può fare. Credo che questo mi aiuti – ha commentato il 17enne della Toro Rosso – L’ho fatto sia per Spa che per Monza e credo che le cose siano andate più che bene. Il sorpasso che ho fatto a Nasr lo feci, esattamente uguale, nel videogioco».
Se il giovane Max non nasconde di utilizzare i videogiochi per aiutarsi in gara, al contrario, Lewis Hamilton, preferisce di non utilizzare piattaforme online per prepararsi al lavoro in pista: «Mi piace la spontaneità del sorpasso, vedere cosa accadrà quando sono sulla pista – ha commentato il pilota della Mercedes – Non si può sapere mai cosa accadrà in ogni giro. Non mi piace pianificare le cose o prepararmi sapendo che in quella curva avrò solo un punto dove sorpassare. Mi piace non sapere cosa sto andando a fare. Credo che sia molto più divertetente così piuttosto che aspettare di farlo in un momento preciso».