Max Verstappen: «La Formula 1 segue un trend globale»

Max-Verstappen-La-Formula-1-segue-un-trend-globale-001

Nonostante il debutto in Australia sia filato liscio come l’olio, a far discutere è ancora la giovane età di Max Verstappen. L’olandese, che ha fatto il suo debutto in Formula 1 da minorenne, ad appena 17 anni, continua essere oggetto di malignità per la precocità dell’arrivo nella massima formula automobilistica. Verstappen JR, grazie al suo debutto precoce, ha letteralmente frantumato il vecchio record di pilota più giovane, che apparteneva allo spagnolo, Jaime Alguersuari, che aveva 19 anni.

Nonostante quella che possa essere la maturità del pilota, il caso Verstappen ha generato differenti diatribe e controversie, tanto da convincere la Fia a fissare un’età minima (18 anni) per guidare una Formula 1, a partire dal 2016. «Sono troppo giovane per esordire in Formula 1? Il Circus sta semplicemente seguendo un trend globale. Devo dimostrare agli scettici che si sbagliano sul mio conto, Toro Rosso e Red Bull sono abituate a lavorare con i giovani, sono in buone mani – ha continuato – Anche negli altri sport ci sono dei giovani che stanno salendo alla ribalta. Prendiamo l’esempio del Real Madrid che recentemente ha messo sotto contratto un sedicenne, il norvegese Martin Ødegaard».

Il padre di Max, Jos, arrivò in Formula 1 all’età di 22 anni, al fianco di Michael Schumacher in Benetton. Verstappen JR , invece, trova come suo compagno-avversario un altro figlio d’arte, Carlos Sainz JR, erede del campione del Mondo di Rally spagnolo, Carlos Sainz. L’iberico, anche lui rookie assoluto, ha vinto il primo round in Australia, nonostante i rumors che lo avrebbero voluto in evidente difficoltà nei confronti dell’olandese: «Mio padre non aveva alcuna possibilità di mettersi in luce avendo come compagno di squadra Schumacher ma per me in Toro Rosso è diverso. Potrò ritagliarmi uno spazio per me in questa stagione», ha concluso.

Eleonora Ottonello
@lapisinha