Marko si apre sul passato della Red Bull: le occasioni mancate
Helmut Marko si sbilancia e svela le occasioni mancate, in passato, dalla Red Bull: che la storia potesse andare diversamente?
Helmut Marko torna a parlare del passato della Red Bull e, stavolta, non manca di svelare le occasioni mancate del team. Il mercato piloti è complesso, si sa. Da una semplice scelta dei piani alti, e/o dei piloti, dipende non solo il futuro di questi ultimi, ma anche dei team stessi. Ed Helmut Marko questo lo sa bene.
Intervistato dal podcast The Inside Line, il manager austriaco ha esposto alcune trattative non andate a buon fine per il team di Milton Keynes. In queste, citati sono stati i nomi di Fernando Alonso, Lando Norris e la Mercedes. Uno dei team più in competizione con la scuderia guidata da Christian Horner. Tutte storie sconosciute agli appassionati del Circus. Almeno, fino ad oggi.
Norris, Alonso, Mercedes e…
La storia di Lando Norris sarebbe potuta essere completamente diversa. Parola di Helmut Marko. Nel corso dell’intervista al podcast The Inside Line, Marko ha rivelato una certa vicinanza tra la Red Bull e l’attuale pilota McLaren nel 2018. “Eravamo in una fase avanzata delle trattative con Lando. Per lui avevamo pronto un contratto per farlo correre in Toro Rosso nel 2019” ha dichiarato l’austriaco.
Cosa che, come ben sappiamo, non andò a buon fine. La McLaren scoprì i negoziati e fece valere la sua clausola: nel 2019, infatti, Norris debuttò in Formula 1 con la McLaren. Ma il giovane britannico non fu l’unico. Lo stesso destino è toccato all’ex campione del mondo, Fernando Alonso, nel 2008. “Nel 2008 portammo avanti delle discussioni con Fernando Alonso, ma in quel caso fu lui a non prenderci sul serio e non se ne fece di nulla. Noi siamo orgogliosi dei due nostri campioni del mondo, Sebastian e Max” ha proseguito Marko.
Ancora più clamorosa è la vicinanza ad una possibile fornitura Mercedes, poi saltata. “Nel 2014 avevamo un accordo verbale con Niki Lauda per avere la fornitura della power unit Mercedes, ma fu Toto Wolff ad opporsi all’accordo” ha rivelato il manager. “Anni dopo passammo alla Honda, poteva essere un rischio ma in realtà avevo avuto informazioni riservate tramite la AVL su quando Honda stesse investendo nello sviluppo della power unit nei banchi prova dinamici” ha poi concluso Marko. Di conseguenza, non un vero e proprio azzardo. Ma, si sa, come dichiarato spesso dallo stesso Helmut Marko: “Senza rischi non c’è divertimento“.