Marko durissimo su Hamilton: “Merita la sospensione”

helmut marko

Credits: Red Bull Press Area

Il nativo di Graz ha addirittura invocato una squalifica per il campione del mondo in carica

L’incidente tra Verstappen ed Hamilton nel primo giro della gara di Silverstone continua ad alimentare le discussioni, sia tra i tifosi che tra gli addetti ai lavori. Tra questi, in casa Red Bull, spicca il parere di Helmut Marko, mai timido quando si tratta di essere pungenti davanti ai microfoni. A suo giudizio i 10 secondi di penalità affibiati ad Hamilton su una pena troppo tenera, ribadendo che Hamilton avrebbe meritato la squalifica per la prossima gara.

“Dopo quello che è accaduto non credo si possano applicare le normali sanzioni sportive. Un comportamento così sconsiderato e pericoloso deve essere punito con una gara di sospensione. Non è stato un banale incidente di gara. Con uno schianto da 51G è un miracolo che Verstappen sia uscito sulle proprie gambe.”, ha dichiarato Helmut Marko ai microfoni della Gazzetta dello Sport.

“Un’altra cosa vergognosa è che Toto Wolff sia andato in direzione gara per difendere il suo pilota. Sembrava di essere nel calcio, quando l’allenatore o un giocatore va all’assalto dell’arbitro cercando di condizionare la sua decisione. La verità è che in Mercedes erano disperati, da qui la manovra di Hamilton. Sanno anche loro che senza l’incidente avremmo vinto di sicuro, e proprio per questo siamo arrabbiati”.

A dire il vero, però, Helmut Marko non ha raccontato tutta la storia. Perchè a Silverstone Toto Wolff non è stato l’unico a cercare di influenzare il giudizio della direzione gara. Nel corso della bandiera rossa Michael Masi ha subito le pressioni anche della stessa Red Bull, con Christian Horner che, mandato in onda dalla regia internazionale, è stato lestissimo a chiedere le “sanzioni appropriate” per Hamilton.

I timori di Ross Brawn

Nella dirigenza della Formula 1 adesso la paura è che degli animi così infuocati possano compromettere il duello iridato tra Hamilton e Verstappen. D’altra parte il contatto alla Copse ha già privato gli appassionati di quella che poteva essere una gara leggendaria, e con le dichiarazioni al vetriolo che continuano a susseguirsi, il rischio che si possa arrivare ad una escalation appare concreto.

“Come sempre accade in queste situazioni, ci sarà una vasta gamma di opinioni su chi ha torto o ragione tra i due piloti. La cosa più importante è che Max stia bene. Per il futuro, nessuno vuole che il campionato venga deciso da un incidente o da una penalità. Parliamo di due grandi piloti, che si stanno sfidando in modo emozionante. Sono convinto che nessuno dei due sia contento di quanto è successo ed è qualcosa su cui entrambi rifletteranno prima di pensare alla prossima gara in Ungheria”.