Tsunoda Marko

Credits: Red Bull Press Area

Il consigliere della Red Bull è molto fiducioso sulle potenzialità di Tsunoda

In un’intervista rilasciata alla stampa francese Helmut Marko ha portato alla luce alcune delle qualità più interessanti di Yuki Tsunoda. Il giovane giapponese nel corso del 2020 ha disputato un brillante campionato di Formula 2, concluso al terzo posto alle spalle di Mick Schumacher e Callum Ilott, riuscendo a vincere ben tre gare.

La crescita mostrata col team Carlin, che negli anni precedenti ha seguito anche il percorso di Lando Norris, ha convinto i vertici della Red Bull a portarlo in Formula 1 al volante della AlphaTauri. Di lui si parla ormai come di un possibile crack, gode della stima di Helmut Marko, e alcuni addetti ai lavori prevedono addirittura un passaggio alla Red Bull già nel 2022.

“Tsunoda è stato l’unico pilota della Formula 2 a concludere ogni gara tra i primi cinque. Soltanto alcuni problemi tecnici gli hanno impedito di vincere il campionato, e tutto questo nel suo anno da rookie. Mi ha colpito non solo per la sua velocità, ma per la rapidità con cui è riuscito ad adattarsi ad una categoria che non conosceva. E’ un qualcosa di estremamente raro nelle categorie propedeutiche. Lo trovo un pilota maturo, capace di unire l’aggressività con l’intelligenza, e lo ha dimostrato nel corso delle ultime gare. Se sarà capace di approcciare la Formula 1 come ha fatto con la Formula 2 mi aspetto che possa dare filo da torcere a Pierre fin dalle prime gare.“, ha detto Helmut Marko sul suo pupillo.

Sorprendentemente, Tsunoda non ha disputato nessuna sessione di prove libere nel 2020. Ma Helmut Marko ha spiegato il perchè di questa scelta. E’ alto 1,61m e pesa 58 kg. Non lo abbiamo mai portato con noi nel venerdì semplicemente perchè la conversione della sua macchina avrebbe richiesto così tanto tempo che era impossibile.”. Di certo, nella stagione che è alle porte, non mancheranno le occasioni per mettere alla prova il piede del giovane giapponese. Nel 2021, infatti, Tsunoda diventerà il primo nipponico a correre in Formula 1 dai tempi di Kamui Kobayashi.