Formula 1 Gran Premio Emilia Romagna Interviste Mario Isola a F1World: “Mescole più morbide per mischiare le carte a Imola” 16 Maggio 2024 Carlotta Ramaciotti © Pirelli Press Area In occasione del GP di Emilia Romagna, F1World ha avuto il piacere di intervistare Mario Isola per parlare del weekend di ImolaAlla vigilia del GP di Imola, F1World incontra Mario Isola, Direttore della sezione Motorsport di Pirelli. “L’uomo delle gomme” ci ha raccontato le aspettative per il fine settimana del Gran Premio di Emilia Romagna, tra aggiornamenti e tentativi di mischiare le carte in tavola. Delucidazioni, inoltre, sui tanto discussi “paraspruzzi” montati da Ferrari in occasione dei test di Fiorano della passata settimana. Mario, quali mescole porterà Pirelli a Imola?“Quest’anno abbiamo deciso di andare uno step più morbidi rispetto a due anni fa, quindi C3, C4 e C5 che sono le tre più morbide della nostra gamma”. Per quanto riguarda il meteo, vediamo che questa domenica è ancora un po’ incerta. Potremmo vedere di nuovo quelle intermedie che abbiamo visto pochissimo? Potrebbe essere una gara un po’ particolare? “Potrebbe essere una gara complicata, perché ovviamente c’è ancora un 40% di pioggia previsto proprio nell’orario della gara, quindi potrebbero esserci degli acquazzoni o delle piogge. A questo punto è chiaro che per le squadre diventa molto più complicato definire la strategia, ma per la gara magari ci sarà più azione in pista, vediamo. Il resto del weekend sarà asciutto, per cui comunque le squadre potranno portare a casa tutte le informazioni di cui hanno bisogno”.Si parla tanto di aggiornamenti Ferrari e Mercedes, soprattutto di quelli del Cavallino. Cosa potranno significare questi aggiornamenti per due team che stanno lottando?“Speriamo per il campionato di avere sempre più lotta per le prime posizioni, sappiamo quanto è forte Red Bull, sappiamo quanto è forte Verstappen. Avere una Ferrari che si mette allo stesso livello, una McLaren che abbiamo visto essere forte già a Miami, che ha portato degli aggiornamenti e una Mercedes che torna a essere competitiva chiaramente rende tutto il mondiale molto più interessante. Nonostante il vantaggio che Red Bull ha già preso è ancora tutto aperto”. “Le gare sono moltissime da qui alla fine dell’anno, per cui ci saranno molte occasioni. È chiaro che anche in Red Bull sviluppano, non stanno fermi. Per cui dobbiamo essere pronti anche a una reazione da parte loro, che sicuramente arriverà. Io spero in questo pacchetto nuovo di aggiornamenti di Ferrari e di Mercedes per vedere un campionato molto più competitivo“. A Fiorano abbiamo visto debuttare i paraspruzzi. Può dirci qualcosa a riguardo?“Questo è un test della FIA, della Federazione, perché uno dei temi emersi in passato, di recente, sono gli spruzzi d’acqua quando piove molto. D’altra parte noi dobbiamo anche progettare, disegnare degli pneumatici in grado di evacuare una grande quantità d’acqua per garantire il grip. Ma quest’acqua da qualche parte deve andare. Quindi l’acqua spruzzata dalle gomme più l’acqua spruzzata dal diffusore rendono poi la visibilità per il pilota che segue praticamente nulla. Quindi i piloti dietro vanno alla cieca e questo apre un tema di sicurezza importante e sempre più sentito in Formula 1″.“I paraspruzzi sono un’idea per capire se, grazie a un dispositivo addizionale come questo, è possibile ridurre questi spruzzi d’acqua. Di conseguenza migliorare la visibilità al punto di non dover dare bandiera rossa in certe condizioni per troppa acqua in pista. I risultati li sta analizzando FIA. Di solito quello che viene fatto è un confronto in quelle stesse condizioni tra una vettura con i paraspruzzi montati e una vettura senza per capire, per calcolare la quantità d’acqua che viene mandata per aria”.“Sono test prima di tutto nuovi e poi molto difficili da valutare per cui anche l’analisi dei dati a valle del test non sarà semplicissimo. Il fatto che utilizzino due vetture è proprio per avere un confronto diretto perché le condizioni più difficili da testare sono quelle di bagnato perché il livello di bagnatura può influire. Quando noi facciamo il test per sviluppare le gomme da bagnato delle volte è più importante il livello bagnatura che la differenza vera tra un prototipo e l’altro”.Ultima domanda, buttiamola sul ridere: una o due soste?“Noi come dicevo siamo andati uno step più morbidi per cercare di favorire delle strategie a due soste o quantomeno un mix di strategie tra una e due soste. Però sappiamo che il modo delle squadre di calcolare le strategie tiene conto di una serie di parametri. Non solo il degrado della gomma ma anche il tempo di pitstop che, purtroppo, qui a Imola è piuttosto lungo”. “Parliamo di 28 secondi, che è uno dei più lunghi del mondiale e la facilità o meno di superare, anche qui non è la pista più facile dove poter superare. Chiaro che con difficoltà a superare e 28 secondi di pitstop le squadre comunque tendenzialmente proveranno ad andare comunque sulla sosta singola. Vediamo se questo step di mescola sarà sufficiente almeno a mischiare un po’ le carte“. Ringraziamo ancora una volta Mario Isola per averci dedicato il suo tempo, seguite F1World.it per ulteriori aggiornamenti e interviste sul GP di Imola! Tags: 2024, GP Emilia Romagna, GP Imola, Imola, Mario Isola, Pirelli Continue ReadingPrevious Formula 1 più rumorosa, possibili nuove regole sui motori per il 2030Next Roland Ratzenberger: tra ambizione e talento