Press Area Marbles, graining e blistering ridotti a Melbourne rispetto al 2013 17 Marzo 2014 Redazione Come previsto da Pirelli, il Gran Premio d’Australia si è concluso con due pit stop. Il vincitore della gara, Nico Rosberg, così come gli altri due piloti andati a podio, Daniel Ricciardo e Kevin Magnussen hanno optato per una strategia soft-soft-media. Tanto i marbles quanto il blistering sono stati notevolmente ridotti quest’anno, così come il graining. Infatti, quest’ultimo fenonemo è comparso solo sullo pneumatico anteriore sinistro di poche vetture, tra cui quella di Rosberg. Il graining è causato dalle basse temperature e nel corso del Gran Premio le temperature ambientali non hanno superato i 20 gradi centigradi, e quelle della pista i 27°, e si sono andate abbassando man mano che la gara andava avanti. Tuttavia, gli pneumatici hanno performato molto bene dall’inizio alla fine, in linea con le aspettative del pre-gara, nonostante la sessione di qualifiche di ieri sia stata in gran parte bagnata. Tutte le vetture hanno iniziato la gara con il P Zero Yellow soft, ad eccezione della Red Bull di Sebastian Vettel e della Sauber di Esteban Gutierrez, che hanno montato il P Zero White medium. La strategia di gara è stata influenzata dall’ingresso della safety car, che ha spinto molti piloti ad anticipare il pit stop. Jenson Button, McLaren, ha utilizzato in modo molto efficace la strategia delle soste, riuscendo a guadagnare 10 posizioni in pista. Con le qualifiche bagnate, è stato difficile prevedere con precisione la strategia esatta. Teoricamente, avevamo previsto un inizio con le soft, poi un pit stop al 23° giro per montare un nuovo set di morbide, e infine un’ultima sosta al 51° giro per passare alle medie. Ma l’ingresso della safety car ha scompaginato i piani. Rosberg è rientrato ai box per il suo primo pit stop al 12° giro, quando ha montato un nuovo treno di gomme morbide, ed ha effettuato la seconda sosta al 38° giro per passare alle medium. Tutti i primi 10 piloti hanno utilizzato la strategia soft–soft–medium, con la sola eccezione di Daniil Kvyat che ha optato per una strategia soft–medium-soft, finendo la gara in decima posizione.Il Direttore Motorsport Pirelli, Paul Hembery, ha dichiarato: «Siamo molto soddisfatti delle prestazioni dei nostri pneumatici nella prima gara dell’anno. L’abbassamento della temperatura ha causato un po’ di graining sulla gomma anteriore–sinistra di qualche vettura, ma non è stato severo nè ha avuto effetti sulla lunghezza degli stint. Nella maggior parte dei casi, il graining è scomparso dopo qualche giro. Gli pneumatici medi, largamente usati alla fine della gara, hanno praticamente coperto la metà della distanza totale, eseguendo un’ottima prestazione. Ovviamente, i team devono affrontare tutti le stesse sfide e siamo ancora all’inizio della stagione; gli ingegneri devono lavorare per massimizzare il pacchetto telaio-pneumatici». Tags: 2014 Continue ReadingPrevious GP Australia 2014, Pirelli: la full wet scarica 65 litri d’acqua al secondoNext Pirelli: in Malesia debuttano le P Zero Orange hard