Magnussen: “In Haas non c’è un problema di mentalità”

formula 1 kevin magnussen

Credit: Haas F1 Team Press Area

Il pilota danese preferisce guardare al futuro, cercando di trarre il meglio dalla stagione negativa che sta vivendo la scuderia americana

Nello scorso Gran Premio del Messico, sia Kevin Magnussen che il compagno di squadra Romain Grosjean non sono riusciti a lottare con gli altri team, terminando la gara fuori dalla zona punti. Sin dall’inizio della stagione, la Haas ha sempre avuto nel ritmo gara il proprio punto debole, ma in qualche occasione è stata in grado di ottenere buone prestazioni in prova.

IN MESSICO DIFFICOLTÀ PREVISTE

Parlando della sua gara all’Autodromo Hermanos Rodriguez, Magnussen ha detto che le difficoltà poi riscontrate erano già state messe in conto. È stato un lungo pomeriggio, ma l’avevamo previsto. Penso che abbiamo fatto un buon lavoro. Abbiamo fatto un lavoro di strategia unico, ma abbiamo avuto danni alla macchina, sono stato colpito da Kimi all’inizio. Ci siamo ritrovati tutti schiacciati, abbiamo avuto un contatto e questo ha danneggiato il fondo della monoposto. Quindi, prendendo in considerazione tutto ciò e ben sapendo che non avevamo il ritmo, direi che abbiamo fatto il meglio che potevamo”.

ATTENZIONE FOCALIZZATA SULLA PROSSIMA STAGIONE

La Haas ha spostato completamente l’attenzione sulla vettura del 2020: sempre secondo il pilota danese “non ha senso” provare a problem problemi del 2019 con solo tre gare da percorrere. Tuttavia, il compagno di Romain Grosjean non crede che ci sia un problema di mentalità all’interno della squadra e continua a credere che possa tornare in ottima forma il prossimo anno.

“Non penso che la mentalità sia il problema. Sarebbe molto peggio se fossimo troppo frustrati dalla situazione. Si tratta davvero di cercare di trarre il meglio dalla situazione e provare a usare questo brutto momento per ottenere qualcosa di positivo nel futuro. Ecco perché abbiamo spostato la nostra attenzione sul 2020. Non ha senso provare a sviluppare questa macchina ormai, ci restano solo tre gare. È meglio concentrarsi completamente con questa macchina come strumento da migliorare per il prossimo anno, ed è ciò che abbiamo sta facendo”, ha concluso l’ex Mclaren.