Magnussen e bandiera rossa: decisione degli stewards troppo cauta?
David Coulthard ritiene che la decisione di lanciare la bandiera rossa da parte degli stewards dopo l’incidente di Magnussen sia stata fin troppo cauta
Il GP d’Australia continua ancora a far parlare di sé, ma stavolta l’attenzione é sulla bandiera rossa a seguito dell’incidente che ha coinvolto Kevin Magnussen. La decisione ha fatto scalpore suscitando lo stupore e l’incredulitá dei piloti. Mentre la gara entrava nei suoi ultimi sei giri, Magnussen ha impattato contro il muro alla curva 2. La vettura ha perso lo pneumatico posteriore destro, mandrini di metallo e fibre in carbonio. Uno dei detriti ha anche colpito uno spettatore!
Dapprima é uscita la Safety Car, ma poi si é trasformata in bandiera rossa al cinquantacinquesimo giro. I piloti si sono dunque diretti in pitlane per la seconda volta nel corso del GP. L’ex pilota di F1 David Coulthard ritiene che gli stewards abbiano preso una decisione fin troppo cauta: ” […]Si, avrá anche colpito il muro con conseguente foratura e un po’ di detriti sulla pista, ma non vedo la necessitá di una bandiera rossa in questo caso“, ha detto lo scozzese a Channel 4.
“É vero, il compito dello steward e del direttore di gara non é semplice. Ció non toglie che, per evitare di commettere errori, si debba adottare un approccio fin troppo conservativo che porta a decisioni alquanto esagerate”, ha concluso Coulthard.
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— MoneyGram Haas F1 Team (@HaasF1Team) April 5, 2023
Il malcontento dei piloti…
Dal canto loro, anche i piloti hanno mostrato il loro disappunto. Alonso ha esordito in radio con un “Cosa??”, mentre Verstappen ha espresso tutto il suo stupore con un “Che c***o! Non ci serve un campanello d’allarme”. Nel corso della conferenza stampa post-gara ha poi aggiunto: “Non credo avessimo bisogno di quella seconda bandiera rossa, bastava una Virtual Safety Car o soltanto la Saftey Car nel peggiore dei casi”.
D’altra parte, la ripartenza successiva alla bandiera rossa ha causato ulteriore caos con quattro vetture coinvolte in un incidente nel giro di poche curve. Pertanto, per garantire la sicurezza in pista, si é finiti per minare la stessa sicurezza dei piloti mettendo fuori causa un intero team, l’Alpine di Gasly e Ocon, e penalizzando Carlos Sainz. Il pilota ha sì sbagliato, ma teoricamente in un giro che poi la Direzione Gara ha virtualmente cancellato.