L’importanza di essere secondi. Quanto è decisivo nel 2021?

Essere la seconda guida in ottica campionato costruttori può essere decisivo in questo 2021, tuttavia le stelle faticano ad accendersi

In un mondo e in un’epoca in cui si lotta per arrivare primi, essere secondi è cruciale. Soprattutto quando si parla di trionfare nel campionato costruttori di Formula 1. Le cosiddette “seconde guide”, in alcuni casi scelte appositamente, non stanno facendo brillare la propria scuderia, altre invece, come nel caso di Bottas e Perez, stanno mettendo il luce più le prestazioni dei loro colleghi che le proprie. Quindi essere secondi nel 2021, quanto è decisivo ai fini della competizione?

Un inizio di campionato piuttosto fiacco per le seconde guide delle scuderie principali, partendo da Bottas e Perez, che sembrano far risaltare più le performance di Hamilton e Verstappen che non le loro. Arrivando fino in casa Ferrari con Sainz, o in McLaren con Ricciardo, i quali rivelano di non aver ancora confidenza con la monoposto.

Ciò nonostante bisogna guardare entrambi i lati della medaglia. Per diversi piloti questo è il primo anno al volante di una monoposto differente da quella delle stagioni passate. Così Carlos Sainz Jr si trova a scendere più spesso in pista a Fiorano per i test che non il suo collega Leclerc. Si parla non solo di adattarsi alla vettura, ma anche del modo di lavorare nella Scuderia. Stesso discorso per Daniel Ricciardo, che da quello che è emerso finora, ancora non si trova a suo agio nel pilotare la nuova McLaren trovandosi spesso dietro a Norris, anche se dalla scorsa gara a Montmelò l’australiano sembra che stia riuscendo a famigliarizzare con la MCL35M.

BOTTAS E PEREZ FANNO RISALTARE I LORO COLLEGHI PIU CHE LORO STESSI

Molta fatica sta caratterizzando le performance di Valtteri Bottas in Mercedes e Sergio Perez in Red Bull. Il finlandese della scuderia tedesca ha cominciato la stagione non facendone letteralmente una giusta. A cominciare dal Bahrain, passando per l’incidente ad Imola con George Russell, in cui la colpa in seguito si è poi rivelata dell’inglese, ma comunque accaduto nel momento in cui una Williams da penultima fila si trovava in procinto di superare una Mercedes da prima. 

L’epilogo di Bottas arriva domenica quando il team principal Wolff gli intima di lasciar passare il suo compagno di squadra Hamilton, in quanto più veloce. Proprio per questo è evidente che quest’anno sia cominciato al di sotto delle sue capacità, per un pilota che gli anni passati si è trovato a lottare per il titolo.

In maniera opposta, ma paradossalmente analoga è iniziata anche la stagione di Perez. Il messicano sembrava la salvezza all’orizzonte per la Red Bull, un pilota esperto, da diversi anni in pista e capace di far guadagnare punti preziosi in vista del mondiale costruttori, data anche la vittoria con la Racing Point lo scorso anno. Ancora, dopo quattro gare, a caccia del podio con la sua nuova scuderia, Perez non sembra far meglio di Alexander Albon, il pilota che ha sostituito.

Non risulta ancora decisivo il ruolo dei secondi per questo 2021. Tuttavia, il campionato è appena cominciato e ci sono ancora 19 gare davanti per smentire queste teorie. La lotta al mondiale costruttori e al mondiale piloti non è mai stata così agguerrita negli ultimi anni, ma a decidere le sorti, appare evidente ad adesso, saranno Lewis Hamilton e Max Verstappen.

Maria Sole Caporro