Leclerc: “Con Ferrari ho imparato a essere paziente”

Leclerc 2020

Credits: Ferrari Press Area

Anche se aveva dato prova di avere già la stoffa del campione e di non innervosirsi sotto pressione, il monegasco della Ferrari ha utilizzato il suo primo anno nel team per temprare il proprio carattere

Al termine della sua prima esperienza nel team di Maranello, Charles Leclerc ha portato con sé grandi insegnamenti. Piombato nella squadra italiana dopo un solo anno in Formula 1, per il giovanissimo pilota le sfide sono state ardue sin dal primo momento. Una situazione che. Non lo ha mai destabilizzato, anche se certamente ha ostacolato la sua scalata al successo con la Rossa.

Alcuni errori sono stati frutto dell’inesperienza, altri dell’istinto killer che lo caratterizza. Ma tutto sommato Leclerc non ha mai perso la concentrazione e ha sempre cercato di raggiungere la vetta nel migliore dei modi. Al termine della sua prima esperienza, però, lui stesso ha dichiarato di aver imparato a gestire la pazienza e a essere molto più tranquillo.

FERRARI COME PALESTRA DI CARATTERE

Ho imparato ad avere pazienza. Credo di non esserne stato in grado in passato. Con la Ferrari sono riuscito a migliorare. Ho imparato da migliori, come Seb e il resto del team. Tutto ha bisogno di tempo e bisogna essere sempre meno impazienti”. Queste sono le parole che Leclerc ha dichiarato in un Q&A rilasciato proprio insieme al team di Maranello.

Per il monegasco, inoltre, essere un pilota Ferrari è un grande orgoglio. Lui stesso ha dichiarato di sentirsi molto bene in questo ruolo e di vivere ogni messa in pista della macchina come un momento speciale. Un momento, in particolare, che gli ha regalato finora molte gioie, anche se alcune hanno avuto un retrogusto amaro.

L’ultima vittoria, quella relativa al Gran Premio d’Italia dello scorso anno, è stata infatti una delle più difficili da agguantare. Tra la pressione personale e quella esercitata dal team per eseguire i bit stop nel momento giusto, lottare contro i due piloti Mercedes non è stato certo facile.

A Monza, l’anno scorso, è stato molto difficile. Valtteri e Lewis erano dietro di me. Avevo molta pressione addosso perché dovevo vincere con la Ferrari e avevamo tutto il Paese dalla nostra parte. Alla fine ce l’abbiamo fatta, ma è stato davvero molto intenso”.