Le difficoltà di crescere in Red Bull: il caso di Alexander Albon

Albon Red Bull

© Twitter @alex_albon

Da un momento all’altro, catapultato sopra un sedile Red Bull: per Alexander Albon non è stato facile sopportare la pressione

Essere un pilota di Formula 1 non è semplice, oltre ad un buon piede, bisogna avere anche un’ottima mente, la quale non è sempre libera dai pensieri, ed Albon lo sa più che bene. L’attuale pilota Williams in passato possedeva un sedile più competitivo, quello Red Bull, quando fu chiamato a sostituire Pierre Gasly nel 2020. Ha corso insieme a Max Verstappen per l’intera stagione per poi essere rimpiazzato nella stagione 2021 da Sergio Perez, attuale compagno di squadra del pilota olandese.

Una sostituzione sicuramente sofferta da parte del pilota thailandese, il quale però non era più da tempo al top della forma: “Quando l’anno è finito, ho capito che mentalmente non avevo più energia. Ciò che ha giocato un ruolo importante è stato anche cercare di comportarti come se non ti toccasse. Indossare quel sorriso per le telecamere o entrare nel paddock con un sorriso addosso la tua faccia, tutto ciò ha finito per distruggermi“, ha spiegato a High Performance Podcast.

Verso la Williams per ritornare in forma

Ho sempre dato priorità alla squadra e ho capito che la mia energia non c’era più. Ero troppo esausto anche prima di salire in macchina” ha affermato. Dopo essere stato nel 2021 pilota riserva della Red Bull, Albon è dal 2022 pilota Williams, squadra in cui ha ritrovato sè stesso. Il pilota thailandese è stato protagonista di super gare, in cui ha ottenuto punti preziosi per sé e per la squadra.

Oltre “l’aria nuova” che si respira nella scuderia inglese, Albon ha cambiato mentalità sull’approccio in pista: “Ho decisamente cambiato il modo in cui metto me stesso al primo posto. Il motivo per cui lo faccio è semplice: devo preoccuparmi più per me stesso che per gli altri. Ho capito che c’è un equilibrio tra l’essere lì per la squadra ed essere qualcuno per cui la squadra vuole lavorare. Sono io quello che guida la macchina , devo essere io il migliore e dare il massimo in pista in ogni gara” ha concluso. Non ci resta che attendere che 2024 sarà per Albon e la sua squadra