Le 5 cose che non sapevi su Mick Schumacher

Credits: mickschumacher.ms

Per “Le 5 cose che non sapevi su…” è il turno di Mick Schumacher – un ragazzo, un pilota, che va oltre il fatto dell’essere figlio di

Essere figli d’arte può non essere sempre facile, in particolare se ci si cimenta nella stessa disciplina in cui il tuo papà è stato un punto di riferimento assoluto (e magari lo è tutt’ora anche a distanza di tempo come in questo caso). Ma questo Mick Schumacher lo ha sempre vissuto bene, anche quando nel 2021 è approdato in Formula 1. Dove il suo attaccamento si è manifestato pure con quel MSC sulla colonnina dei tempi.

Dopo due stagioni passate in Haas sotto l’ala della Ferrari Driver Academy, la fine del 2022 ha rappresentato un punto di rottura. Costretto a lasciare il suo sedile non trovandone un altro disponibile; lasciando la FDA per approdare in Mercedes nella speranza che la squadra di Brackley gli possa offrire opportunità migliori e un ritorno in categoria il prima possibile.

Nonostante i riflettori puntati, su di lui personalmente non si conosce molto. La riservatezza è difatti una qualità che lo contraddistingue, come contraddistingue tutta la sua famiglia da sempre. Abbiamo provato a raccogliere e raccontarvi cinque curiosità.

1. Betsch

Questo il cognome usato durante gli anni dei kart per evitare l’eccessiva attenzione dei media. Si tratta del cognome da nubile della mamma Corinna. Preferito per un bambino che muoveva i primi passi, rispetto a quello più conosciuto e rumoroso nell’ambito del motorsport.

2. Per Michael

Dal 2018 Mick corre col 47, un numero che ha un significato speciale. Il 4 è infatti il suo numero preferito – “mi ritrovo in tutto ciò che rappresenta: responsabilità, curiosità, determinazione”. Il 7 è invece una dedica al papà – “un numero che ha sempre scelto, anche perché è il numero dei suoi titoli mondiali”. Il fatto che sommati insieme tutti i compleanni della sua famiglia il risultato sia proprio 47 per lui è stata una conferma. Quindi sì, quel 47 sta proprio a voler dire per Michael.

3. Al di là delle corse

“Piace anche a me girare in bici. L’altra grande passione è la palestra, ci resto un sacco di tempo. Ma c’è poco tempo per avere degli hobby”, aveva raccontato alla Gazzetta dello Sport in una vecchia intervista. Vantaggioso, no? Soprattutto quando sei un atleta e puoi unire l’utile al dilettevole.

4. Angie

Da che il mondo ha memoria si dice che il cane sia il migliore amico dell’uomo. Tanti di noi d’altronde hanno a che fare tutti i giorni con un compagno peloso a cui vogliamo un bene smisurato. Lo stesso è per giovane classe’99. Angie è infatti una dei suoi amici a quattro zampe che abbiamo imparato conoscere tramite post e storie su Instagram.

 

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5. Il silenzio

Chi di noi la domenica accende la tivù vedrà che prima di un Gran Premio ogni pilota ha una propria prassi per alleviare stress e pressione. Per esempio c’è chi ascolta musica per distrarsi; o c’è chi preferisce concentrarsi su ciò che dovrà fare da lì a poco. Proprio come il tedesco, che a GQ aveva detto: “Prima della partenza, per me sono fondamentali il silenzio e la tranquillità. Nessuno stress inutile deve raggiungermi dall’esterno prima di salire in auto”.