La Sprint Qualifying come la Super Lega del calcio?
Sprint Qualifying e Super Lega del calcio: un paragone proponibile?
Arriva la Sprint Qualifying, la gara del sabato, ma mica farà la fine della Super Lega del calcio? E’ una domanda che viene spontanea, quando ci si trova di fronte ad iniziative che in qualche modo infrangono le regole sacre di sport così popolari.
Confrontare il calcio e la Formula 1 è sempre impresa rischiosa. Pur muovendo a livello globale una mole di interesse e di quattrini paragonabile, troppo diverso è il “radicamento” dei due mondi nel “sistema sport”. Impregnato di campanilismo l’uno, internazionale per antonomasia l’altro. Infestato dal tifo esasperato il primo, seguito con passione ma anche con religioso distacco il secondo. A meno che non giungano a breve notizie di tifosi ferraristi acquattati sotto casa di Binotto per minacciarlo di tirare fuori gli attributi.
DUE MONDI DISTANTI CHE PURTROPPO SI AVVICINANO QUANDO SI TRATTA DI CONTROLLARE IL CONTO IN BANCA
La Formula 1 mantiene con gli anni un’aura di intoccabilità che solo l’avvento perverso dei leoni da social ha lievemente intaccato. Sono in pochi, per dire, a pensare di poter insegnare ad Hamilton come si guida. Molti di più quelli che insultano un portiere per una papera.
L’analogia arriva invece quando si analizza il momento contingente attraversato dai due sport, ma sarebbe meglio dire dalle due industrie. Siamo di fronte, per entrambi, ad una crisi economica senza precedenti. Una crisi che prima o poi sarebbe arrivata lo stesso, ma che la pandemia ha reso inevitabile.
E così sia i discussi presidenti delle società calcistiche più spendaccione sia gli eleganti dirigenti della federazione automobilistica si sono trovati di fronte all’ineludibile: come la teniamo in piedi la baracca a questo punto? Continuo ad avere l’opinione che l’automobilismo sia gestito in maniera un po’ più seria…si sbaglia, si pasticcia, si intriga ma un po’ più da professionisti (ci perdoni Paolo Conte), rispetto a quanto si fa nel calcio.
Eppure il problema è serio. Si tratta di sopravvivenza, per entrambi gli “universi”.
SPRINT QUALIFYING E SUPER LEGA: ALLA RICERCA DEL PUBBLICO PERDUTO
La via è una sola, chiarissima. Sia la Formula 1 che il calcio devono attirare più pubblico, diminuire gli eventi “a basso rendimento” e promuovere il prodotto. Interessano davvero tre sessioni di prove libere? O fanno la fine, e gli ascolti, di un Crotone – Sassuolo qualsiasi (con tutto il rispetto)? E se il giovane che “spenge dopo la partenza” o “dorme perchè il rumore lo assopisce” fosse nella stessa posizione del marito che conquista il telecomando solo se c’è una partita internazionale?
Non devono avere ragionato molto diversamente tra loro, in questo frangente, Florentino Perez e Ross Brawn: “Rompiamo la tradizione, certo, ma qualcosa dobbiamo inventarci”. Ne sono venute fuori soluzioni molto diverse. La FIA ha proposto, affinato e poi raccolto unanime consenso su un’idea con cui si vuole aumentare lo spettacolo senza svilire l’importanza e la unicità della gara domenicale. “Quelli che il calcio” ci sono andati più pesanti, e incautamente hanno proposto una formula elitaria ed inaccettabile, che ha fatto sdegnare tifosi, calciatori e persino importanti politici.
Come per sottolineare le differenze Domenicali, quando ha presentato la Sprint Qualifying, ha sottolineato che rimane intatta la “storia e la meritocrazia nel nostro sport”.
PER ORA VINCE LA SPRINT QUALIFIYNG…MA FINO A QUANDO?
Difficile negarlo. La Sprint Qualifying è stata congegnata meglio e presentata con più…educazione. Che risolva i problemi di redditività del mondo dei gran premi è tutto da dimostrare, ma se non altro non è durata lo spazio di due giorni. E poi, soprattutto ora che se ne conoscono i dettagli, pare concepita come una rispettosa sorellina della gara della domenica, non come un’invadente ingresso nella formula del weekend motoristico.
Col tempo vedremo cosa ne sarà, della Sprint Qualifying. Se però dovesse raccogliere un grande successo di pubblico verrà usata come ariete per abbattere il tabù del singolo Gran Premio per fine settimana? Si andrebbe dunque a grandi passi verso un formato con due gare brevi di pari importanza, una al sabato e una alla domenica? A qualcuno non dispiacerebbe.
Questa sì, sarebbe una proposta da creare uno sconquasso simile a quello della Super Lega calcistica, magari con una probabilità di successo persino superiore…