GP Portogallo, le conferenze dei top team
A poche ore dall’inizio del weekend portoghese, i piloti delle principali scuderie hanno parlato delle loro aspettative per la gara
Tra poche ore si alzerà il sipario sul GP del Portogallo, che andrà in scena sul circuito di Portimao. A trionfare su questa pista, lo scorso anno, era stato proprio Lewis Hamilton, seguito dal compagno di team e da Max Verstappen. La quarta piazza, invece, era stata agguantata da Charles Leclerc. Anche sulla scia di quando accaduto nel corso del 2020, le conferenze dei top team si sono concentrate sulle aspettative del weekend di gara.
Dopo le ultime news della settimana, d’obbligo sono stati anche gli approfondimenti sulle performance del precedente appuntamento, ma soprattutto sulle sprint race. Vediamo insieme quali sono state le principali dichiarazioni rilasciate di piloti dei top team, durante le conferenze del giovedì che danno inizio al weekend del GP del Portogallo.
DETERMINAZIONE TARGATA MERCEDES
Per quanto riguarda i piloti delle due Frecce d’Argento, il primo a prendere parola è stato Lewis Hamilton. Durante il weekend del GP del Portogallo, gli occhi saranno sicuramente puntati su di lui e sulla sfida che potrà nascere con il suo (ormai) confermato rivale, Max Verstappen. Il britannico, tuttavia, si è presentato molto carico e determinato in vista dei tre giorni di Portimao, pronto ad accogliere qualsiasi battaglia.
“Sono convinto che la Red Bull sia ancora davanti rispetto a noi“, ha dichiarato il campione del mondo. “Nei primi due fine settimana del mondiale abbiamo lavorato bene e ottenuto il massimo, a livello di risultati. Per cui penso che potremo fare ancora meglio qui a Portimao“. Secondo Hamilton, dunque, la sfida con la Red Bull dell’olandese è apertissima, ma dalle sue parole emerge la volontà di non darla assolutamente vinta a un agguerrito Verstappen.
Naturalmente, domanda d’obbligo è stata quella centrata sulle gare sprint. Da questo punto di vista, Hamilton si è detto decisamente a favore di questo cambiamento. Da anni, infatti, il britannico è impegnato in una silenziosa lotta al format assunto dalla Formula 1, per rendere le gare entusiasmanti. Di conseguenza, se le sprint race possono servire per raggiungere questo obiettivo, Hamilton è pronto ad accoglierle a braccia aperte.
All’interno del team Mercedes, però, si respira aria di competizione e determinazione anche dal lato finlandese. Nelle conferenze dei top team del GP del Portogallo, Valtteri Bottas ha ammesso di essere alla ricerca del titolo mondiale. Finora i presupposti non sembrano dei migliori, tuttavia il finlandese si è detto pronto ad affrontare qualsiasi sfida gli si ponga: “La stagione è ancora lunghissima. Certo, ora sono indietro e devo assolutamente accorciare le distanze rispetto a chi mi precede in graduatoria. Il mio obiettivo, però, rimane sempre lo stesso: il titolo“.
PER LA RED BULL È QUESTIONE DI ASSETTO
Altro protagonista di queste conferenze alla vigilia del GP del Portogallo, è stato Max Verstappen. L’olandese certamente non demorde e, anzi, l’olandese è arrivato sul circuito di Portimao pronto a dare nuovamente battaglia a Lewis Hamilton. Tuttavia, il pilota della Red Bull ha avanzato quella che potrebbe essere una problematica per il team: il giusto assetto della monoposto.
“Quanto avvenuto in Bahrain e in Italia non ci dà alcuna garanzia per il fine settimana. Qui in Portogallo, infatti, correremo su un tracciato completamente diverso, quindi dovremo trovare un buon set-up. Questo sarà oggettivamente fondamentale se vorremo lottare per la vittoria, perché noi e la Mercedes siamo vicinissimi. La nostra vettura ha una base molto buona, però bisogna lavorare duro ogni weekend per passare da ‘buono’ a ‘perfetto’“.
Tuttavia, Verstappen è ottimista per il weekend del GP del Portogallo ed è convinto che la Red Bull sia destinata a salire sul podio anche nel corso del GP del Portogallo. L’olandese, però, non si è sbilanciato sulla vittoria, dato che le variabili in gioco sono veramente molte. Naturalmente, il pilota della Red Bull ha ribadito di essere pronto a dare il 100%, sicuro che anche questa domenica la sfida con Hamilton sarà interessante.
Per quanto riguarda l’altro pilota Red Bull, Sergio Perez si è concentrato innanzitutto sull’errore commesso durante la gara di Imola. Per lui è costato molto caro, dato che ha chiuso il GP senza andare a punti. Tuttavia, il messicano è pronto a raggiungere risultati migliori. “Spero di lottare per le posizioni di vertice e ottenere un risultato solido, in maniera tale da raccogliere tanti buoni punti per la squadra“, ha dichiarato. “Sono fiducioso in tal senso. Comunque, non sono ancora in grado di rendere al meglio con la Red Bull, si può guidare davvero pochissimo e credo mi ci vorranno circa cinque gare prima di raggiungere il mio pieno potenziale su questa vettura“.
LE ASPETTATIVE DEGLI UOMINI FERRARI NELLE CONFERENZE DEL GP DEL PORTOGALLO
Grandi obiettivi sono coltivati anche in casa Ferrari, come dichiarato dai due piloti nelle conferenze del GP del Portogallo. Sull’onda dell’entusiasmo della gara di Imola, il primo a sbilanciarsi è stato Charles Leclerc. Il monegasco ha ammesso, senza troppa remore, che uno degli obiettivi principali della scuderia è proprio quello di vincere il mondiale. Forse, al momento, qualcosa di utopico, anche se la strada percorsa fino a questo momento ha lasciato dietro di sé segnali molto positivi.
“I risultati dell’ultimo GP sono stati una grande spinta per tutta la squadra. Tutti sono molto motivati per tornare al livello che la scuderia merita. È sempre una bella sensazione quando vedi il tuo duro lavoro ripagato con dei buoni risultati in pista. Sappiamo però che c’è ancora molto da fare. Tutti dobbiamo spingere al massimo per ottenere i riscontri che più desideriamo, ovvero vincere il campionato“.
Sulla stessa lunghezza d’onda si è dimostrato Carlos Sainz. Anche lo spagnolo è reduce da un ottimo weekend a Imola, per cui si presenta al GP del Portogallo molto determinato e pronto a dare il massimo. “Sono contento“, ha ammesso. “Ma vogliamo di più. Per questo stiamo tutti lavorando duramente per migliorare“. Detto questo, il neo assunto in casa Ferrari ha detto la sua sulla questione sprint race: “Una gara in più nel fine settimana può rendere le cose interessanti, perché gareggiare è la cosa che tutti i piloti preferiscono fare. Un turno di prove libere in meno? Non credo che cambierà molto“.