La Red Bull ha rifiutato un top driver
C’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano in cui, prima di passare alla Mercedes, Lewis Hamilton ha tentato di offrirsi alla Red Bull ma senza esito positivo
Bisogna fare un salto temporale al 2010. L’accoppiata Vettel-Red Bull faceva paura a chiunque. Col team di Milton Keynes, il tedesco ha vinto la bellezza di quattro titoli mondiali mostrando una superiorità quasi schiacciante sul resto dei piloti in griglia. Stagione dopo stagione, Seb ha continuato a vincere campionati a ripetizione e la competitività della Red Bull ha sicuramente fatto gola ad altri colleghi, incluso Lewis Hamilton.
Seb, it’s been an honour to call you a competitor and an ever greater honour to call you my friend. Leaving this sport better than you found it is always the goal. I have no doubt that whatever comes next for you will be exciting, meaningful, and rewarding. Love you, man. pic.twitter.com/eHVmOpov2m
— Lewis Hamilton (@LewisHamilton) July 28, 2022
Il britannico a quel tempo, correva per la McLaren. Nonostante le vittorie e i podi ottenuti nel 2010 proprio col la monoposto inglese, chiuse la stagione al quarto posto del campionato.
Ma Hamilton voleva lottare per i mondiali e la monoposto migliore della griglia era la Red Bull. È probabilmente in questi frangenti che l’allora 25enne avrebbe iniziato a meditare di cambiare scuderia.
“Lewis e io abbiamo avuto alcuni colloqui nel corso degli anni, dal 2010 al 2013. Era molto interessato a guidare per la Red Bull ma noi all’epoca avevamo Vettel e una situazione di quel tipo non era auspicabile“, ha ammesso Christian Horner ai colleghi del Daily Mail.
Strategia controproducente per Red Bull
Nonostante questo primo rifiuto, la Red Bull e Hamilton non si sarebbero mai persi di vista. Nel corso degli anni si è dimostrato uno dei piloti più costanti e competitivi del campionato e sicuramente, nel caso in cui Vettel avesse voluto dire basta, a Milton Keynes non ci avrebbero pensato due volte a chiamare il pilota britannico.
“Credevamo che Lewis fosse maggiormente una minaccia a bordo di una McLaren rispetto che su una Mercedes. Niki Lauda già era impegnato nel progetto delle Frecce d’Argento e ricordo di averlo incoraggiato a chiamare Hamilton. Lewis esitava un po’ e ho convinto Lauda a dargli più soldi. Se ci penso adesso, è stata una strategia controproducente per noi“.
Quando si dice il destino
Se all’effettivo il Team Principal della Red Bull stava difendendo gli interessi della propria scuderia, questa mossa si è rivelata essere un boomerang che ha segnato l’intera Formula 1 tra il 2014 e il 2020.
Infatti, Hamilton proprio a seguito della richiesta di Lauda di trasferirsi in Mercedes, lasciò la McLaren e con le Frecce d’Argento, nel giro di appena sette anni è riuscito a conquistare sei Mondiali. La scelta giusta nel momento giusto.