La Red Bull ha impedito a Daniel Ricciardo di partecipare alla 24 Ore di Le Mans

Credits:© Red Bull Press Area

Oltre a quella di Nico Hulkenberg, l’edizione 2015 della leggendaria 24 Ore di Le Mans avrebbe potuto contare sulla presenza di un altro pilota di Formula 1, se il proprio team non si fosse messo in mezzo. Daniel Ricciardo avrebbe potuto mettersi alla prova su una vetture con ruote coperte se la Red Bull non gli avesse impedito di partecipare alla più famosa corsa del mondo per gli amanti dell’automobilismo sportivo. Secondo alcune indiscrezioni la scuderia austriaca avrebbe richiesto all’australiano di concentrarsi esclusivamente sulla Formula 1.

Nonostante il no ricevuto dalla Red Bull, Daniel Ricciardo non ha chiuso nel cassetto il suo sogno di correre a Le Mans e si è reso disponibile a rimandarlo di qualche stagione per unirsi di fatto al club dei piloti di Formula 1 che hanno avuto l’opportunità di disputare anche la 24 Ore di Le Mans: «Non nascondo che mi piacerebbe e ci sono andato vicino lo scorso anno, avevo qualche opzione ma era troppo a causa di quello che stava accadendo. Il team mi ha chiesto di concentrarmi esclusivamente sulla Formula 1», ha confidato ai colleghi della rivista Auto Action, Daniel Ricciardo.

Proprio nell’edizione 2015, Hulkenberg, riuscì a vincere al debutto la leggendaria corsa con Nick Tandy e Earl Bamber al volante della Porsche numero 19: «Nico (Hulkenberg ndr) ha vinto e questo dimostra che può succedere benissimo – ha continuato il pilota della Red Bull – Sarà bellissimo poter correre a Le Mans anche tra dieci anni, non ho fretta di farlo ora». Nonostante le distrazioni per il 25enne di Perth è ora di rimettersi al lavoro. Dopo un inverno alquanto movimentato per la scuderia austriaca, Daniel Ricciardo non ha mai lasciato trasparire segni di cedimento, anche quando la Red Bull brancolava nel buio alla disperata ricerca di un motorista. Ma non è sempre stato così: in più di un’occasione il 25enne ha pensato di dover lasciare il Circus per dedicarsi ad altre categorie.

«L’ho pensato più di una volta ma ho sempre avuto fede nella Red Bull e nel fatto che la situazione si sarebbe sistemata – ha continuato Daniel Ricciardo – Non so dove, ma da qualche parte avrei continuato a correre. Forse in Nascar, ma mi rendo perfettamente conto che non sarebbe stato facile adattarsi. Amo l’America, ci potrei vivere, magari anche dopo aver concluso la mia esperienza in Formula 1», ha concluso.