Grosjean Sakhir 2020 Formula 1

Credits: Haas F1 Social Media

A tre giorni dal terribile incidente di Sakhir, Grosjean esce dall’ospedale, ma la Formula 1 continua a interrogarsi sull’accaduto

Passata la paura e a mente lucida il mondo della Formula 1 è costretto a porsi domande circa quanto successo domenica scorsa a Sakhir. Un incidente che ha immediatamente riportato la mente al passato, dopo aver visto andare a fuoco la monoposto di Romain Grosjean, fortunatamente e “miracolosamente” uscito sulle proprie gambe dalla vettura. A questo punto la domanda sorge spontanea: si sarebbe potuto fare qualcosa per evitare quanto accaduto?

Se analizziamo la situazione da un punto di vista dei risvolti possiamo solamente fare un plauso alla Formula 1 e a tutto ciò che la circonda. L’incidente che per dinamica è stato tra i peggiori scenari ipotizzabili, si è risolto (quasi) senza conseguenze. L’innovazione tecnologica ha permesso negli ultimi anni di alzare esponenzialmente il livello di sicurezza, evitando tristi epiloghi visti in passato.

Anche se il vero protagonista, nonché principale eroe della situazione, è stato il tanto bistrattato e meno tecnologico Halo. La sua introduzione post incidente di Jules Bianchi, ha inizialmente sollevato diversi malumori tra piloti e addetti ai lavori. In questi anni si è dimostrato essenziale, non solo in questa occasione. Senza tale protezione, l’impatto dell’abitacolo contro il guard rail avrebbe potuto senza dubbio avere conseguenze ben peggiori.

ZAFFELLI SODDISFATTO DEL COMPORTAMENTO DELLE BARRIERE

E’ proprio la barriera ad aver destato le maggiori perplessità, dopo la sua deformazione e il suo cedimento a seguito dell’impatto della monoposto di Grosjean. A tal proposito abbiamo chiesto spiegazioni a Jarno Zaffelli, titolare dell’azienda Dromo e recente protagonista della messa in sicurezza di alcuni tracciati, tra i quali Silverstone e Zandvoort:

“Non vedo alcun tipo di problema riguardo a quel tipo di barriera, tutto era conforme alle norme FIA. E’ stata una combinazione tra velocità e angolo di impatto a creare una dinamica imprevedibile. Spero che non venga modificata quella zona perché a quel punto andrebbero modificati tutti gli autodromi.”

Zaffelli ha proseguito parlando delle possibili soluzioni attuabili, confermando come al momento sarebbe difficile fare meglio dal punto di vista della sicurezza: “La barriera si è deformata ed ha assorbito parte dell’energia dell’impatto, permettendo così al pilota di rimanere coscente e uscire con le proprie gambe dalla vettura. Una barriera più morbida avrebbe innescato una forte rotazione con possibili conseguenze ben più gravi per il pilota. E’ stato un bellissimo esempio di cosa succede quando tutto viene fatto correttamente.”

GROSJEAN DIMESSO DALL’OSPEDALE DI MANAMA

Intanto buone notizie giungono dallo stesso pilota francese. Grosjean è stato dimesso dall’ospedale di Manama e le scottature subite alle mani paiono guarire più in fretta del previsto. Il pilota Haas ha espresso la sua felicità tramite i canali social, definendola “Una vittoria sul cammino verso il recupero” in un tweet pubblicato in mattinata. Ora non resta che augurarci di ritrovare il pilota Haas per l’ultima stagionale ad Abu Dhabi, che corrisponderebbe alla sua ultima apparizione con la scuderia americana.