La Formula 1 è pronta a sbarcare a Las Vegas?
In arrivo il GP di Las Vegas? Se venisse approvato, sarebbe il terzo appuntamento negli Stati Uniti
Ebbene sì, il già corposo calendario stagionale di Formula 1 potrebbe accogliere nuovi appuntamenti in futuro. Negli ultimi anni, non è mai stata un segreto l’importanza di un sistematico ampliamento oltreoceano del bacino di utenti appassionati alla Classe Regina, soprattutto in seguito all’arrivo dell’americana Liberty Media. L’interesse verso le quattro ruote è andato crescendo di anno in anno, tanto da portare la Federazione a confermare due GP nella terra a stelle e strisce. Se, infatti, fino allo scorso anno, è stata Austin l’unica tappa in programma, dal 2022 ci sarà anche Miami. Ma finisce qui?
Secondo Racingnews365.com, ci sarebbero serie possibilità che, a partire dal 2023, anche Las Vegas figuri come meta stabile per le corse. Bobby Epstein, partner fondatore del Circuit of The Americas in Texas, ha infatti dichiarato che per lo spettacolo sarebbe ottimale un appuntamento nello stato del Nevada. D’altronde, si tratterebbe di un ottimo messaggio per i fan americani, un gesto concreto per dire “Sì, pensiamo anche a voi“.
We 👀 Turns 1️⃣7️⃣, 1️⃣8️⃣, & 1️⃣9️⃣ of the #MiamiGP! 🚜 https://t.co/faj3uCpWK1
— Hard Rock Stadium (@HardRockStadium) January 26, 2022
“VOGLIAMO OTTENERE MAGGIORE VISIBILITA’ NEGLI STATI UNITI”
Epstein è entusiasta del progetto e ipotizza anche quando questo potrebbe avere luogo nel calendario stagionale. “Riesco sicuramente a vedere Miami e Las Vegas accoppiati nel periodo primaverile del calendario, e poi Austin e Città del Messico in autunno. Penso che insieme abbia senso dal punto di vista commerciale trasferire il carico, per fare due fermate, almeno quando si arriva nel continente. Per noi, credo che sia una grande opportunità per portare nel nostro paese le monoposto e ottenere così visibilità negli Stati Uniti più di una volta all’anno“, ha infatti sottolineato.
Si tratta certo di un’ipotesi affascinante. Non va però dimenticato che gli stessi addetti ai lavori si sono più volte lamentati per gli estenuanti spostamenti tra le ravvicinate tappe del mondiale. I differenti fusi orario, le lunghe tratte in aereo e le ore passate in pista e nel dietro le quinte potrebbero di fatto rappresentare un ostacolo da non trascurare nell’approvazione di questo ambizioso piano.