Analisi della redazione Formula 1 La Formula 1 che verrà: cosa cambierà nel 2021 1 Novembre 2019 Eleonora Ottonello Foto: F1.com A partire dalla stagione 2021, quando entrerà in vigore il nuovo regolamento tecnico, la Formula 1 cambierà notevolmente, non solo dal punto di vista estetico. Oltre alle vetture che avranno quello che si potrebbe definire come un aspetto rinnovato, le scuderie di Formula 1 saranno guidate da una politica differente che si baserà sulla diminuzione di potere dei team più grandi e sulla garanzia della redditività di questo sport. Ma la parte più importante dei cambi regolamentari riguarda la parte tecnica della Formula 1. In particolar modo a livello aerodinamico, tornando per certi versi agli standard 2016, mentre i motori rimarranno gli stessi. Che cosa significa questo? Ci sarà un notevole cambio di rotta rispetto alla strada intrapresa appena un anno fa, quando venne presa la decisione di aumentare il carico aerodinamico con il chiaro obiettivo di creare le monoposto più veloci della storia. È vero. Ora le vetture di Formula 1 si può dire che letteralmente volino ma si trovano a dipendere eccessivamente proprio dall’ala anteriore. Le possibilità di sorpasso non sono migliorate più di tanto e quando una monoposto si avvicina in maniera eccessiva a quella di un avversario perde aderenza e prestazione, impedendo di fatti di vedere battaglie in pista, più combattimenti ruota a ruota. Quello che in pratica la FIA ha deciso è stato di raddoppiare l’importanza del fondo come elemento di presa, garantendo così che le vetture generino meno turbolenze. E le simulazioni sembrano dare credito a questa idea: se una monoposto del 2019 perde il 45% di aderenza quando si avvicina a un avversario, nel 2021 la percentuale si ridurrà ad appena il 14%. Proprio questi dati devono aver convinto Liberty Media a portare avanti questo cambiamento nel 2021. Un approccio alla filosofia aerodinamica seguito dai prototipi WEC, non a caso le prime immagini delle vetture di Formula 1 2021 hanno ricordato a tutti le auto a ruote coperte. MOTORE: TUTTO INVARIATO Sebbene si sia parecchio discusso a riguardo dell’ingente somma di investimenti che comporta questo tipo di propulsore, si è deciso di mantenere l’attuale motore ibrido, che ormai resiste dal 2014. Si sta parlando un motore V6 Turbo da 1,6 litri e 15 mila giri al minuto composto anche da MGU-H e un MGU-K. Non cambierà niente anche per le forniture da utilizzare nel corso della stagione, che rimarranno esattamente le stesse del 2019: tre motori, tre turbo, tre MGU-H, due MGU-K, due batterie e due centraline per pilota a campionato. TRASMISSIONE: NO A UNO UGUALE PER TUTTI Anche se inizialmente si era pensato a una sua standardizzazione, alla fin fine ogni scuderia potrà studiare indipendentemente le proprie specifiche. Esattamente come nel 2014 si tornerà a un cambio a otto marce. PESO: AUMENTA DI 25 CHILI Le monoposto di Formula 1 passeranno dagli attuali 743 chili a 768 chili. Questo è un aumento è dovuto in particolar modo ai nuovi pneumatici Pirelli da 18 pollici, ai motori, ad alcuni componenti standard e rinforzi di sicurezza. ICYMI: It was a big day of reveals and revelations as the F1 rule changes for 2021 onwards were announced 👨🔧 Catch up on everything right here ⬇️#F1 #F12021 — Formula 1 (@F1) October 31, 2019 BUDGET: È sicuramente la sezione che ha subito il maggior numero di modifiche. Il tetto massimo di spesa, uno degli argomenti maggiormente dibattuti in questi ultimi anni, finalmente sarà realtà. Si parla di 175 milioni di dollari per squadra e stagione, un importo che attualmente riescono a raggiungere solo i tre top team, Mercedes, Ferrari e Red Bull. L’obiettivo è quello di evitare un’escalation dei costi e ridurre il divario tra le squadre che occupano sempre le prime posizioni e quelle che stazionano a metà griglia di partenza. All’interno di questo tetto di spesa però non sono ovviamente compresi gli stipendi dei piloti, dei tre ingegneri più pagati dello staff e delle attività di marketing. In particolar modo il budget cap riguarderà gli aspetti di ricerca e sviluppo che però potrebbe portare le scuderie a rinunciare ad alcune risorse, con la conseguente perdita di posti di lavoro. Il tetto massimo di spesa sarà qualcosa che entrerà progressivamente in vigore. Chi lo desidera potrà presentare i propri budget per il 2019 a giugno 2020, per ricevere consulenza dalla Federazione. La stessa cosa accadrà nel 2020. Ma se in queste prime due occasioni non scatterà alcuna sanzione, a partire dal 2021, in caso di mancato rispetto del quadro normativo, le squadre che non presenteranno il report entro il 31 marzo 2022 potrebbero incorrere in una squalifica dal campionato. WEEKEND DI GARA: DA 4 a 3 GIORNI Ci sarà anche un nuovo formato per il weekend di gara che dagli attuali quattro giorni passerà a tre. Verrà di fatto cancellato il giovedì, una giornata tradizionalmente riservata ai controlli tecnici e ai media. Queste attività verranno effettuate il venerdì mattina, mentre al pomeriggio si svolgeranno le due sessioni di prove libere, che per motivi di tempo, potrebbero essere più brevi di quelle attuali. Sabato e domenica rimarranno invariati. Con l’obiettivo di contenere i costi, le monoposto esaminate al venerdì e che supereranno i controlli saranno quelle che effettivamente gareggeranno visto che non si potranno utilizzare parti montate più tardi. Le scuderie di Formula 1 potranno sì provare alcune novità tecniche in occasione delle prove libere ma il sabato pomeriggio, prima delle qualifiche, saranno obbligati a tornare alla configurazione del venerdì mattina. CALENDARIO: 25 GARE MASSIME A STAGIONE Il nuovo regolamento ha fissato un tetto massimo di Gran Premi per stagione pari a 25. Ciò non significa che il calendario venga automaticamente esteso, ma permette agli uomini di Liberty Media di poter stringere nuovi accordi, senza dover necessariamente sacrificare altri circuiti. Già il prossimo anno, con l’ingresso nel campionato di Vietnam e Olanda il numero delle gare salirà a 22, un record massimo per la Formula 1. In conclusione, i regolamenti del 2021 hanno tentato di proporre una Formula 1 maggiormente orientata allo spettacolo ma allo stesso tempo si è provato a gettare le basi di una categoria più sostenibile senza rinunciare a quella che è la natura dei Costruttori. Ora sarà solo il tempo a dirci se le intenzioni di Liberty Media e della FIA potranno essere rispettate. Del resto, i team sono sempre riusciti a farsi strada quando le cose non piacevano. Dopo tutto nessuno ha mai detto che la Formula 1 sia uno sport per caritatevoli. Tags: 2019, FIA, Liberty Media Continue Reading Previous Kubica vuole tornare in Formula 1 nel 2021Next Il format dei weekend di gara di Formula 1 cambierà nel 2021