Kimi Raikkonen: «Spa è la mia pista preferita. Se vincessi come nel 2009?»

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8 gare in 14 settimane: questo il programma che attende il Circus della Formula 1 alla ripresa delle attività. La pausa estiva obbligatoria è terminata e inizia la seconda metà della stagione, con pochissimi momenti di pausa per riprendere fiato e le squadre che girano il mondo in lungo e in largo da est ad ovest. Tuttavia, prima delle ultime sei trasferte intercontinentali, ci sono due degli appuntamenti più evocativi e storici del calendario. Si comincia questo fine settimana con Spa-Francorchamps. Per la Ferrari gli obiettivi per il frenetico finale della stagione 2014 sono chiari: terminare il più in alto possibile nella classifica Costruttori, nella quale il team è al momento terzo e, dato che il regolamento tecnico è destinato a rimanere praticamente invariato per il 2015, sfruttare lo sviluppo della F14T per acquisire dati e informazioni in vista della prossima stagione. La gara di questo fine settimana ai piedi delle Ardenne si svolge su una pista che spesso ha saputo offrire sorprese a causa della sua vocazione di tracciato ad alta velocità, che vede le vetture girare in configurazione di basso carico e permette dunque anche a squadre che usualmente si trovano nelle retrovie di gareggiare nel gruppo. Significa che gli attuali piloti di vertice potrebbero non essere necessariamente i favoriti e che, dal punto di vista dello spettacolo, gli spettatori dovrebbero poter assistere ad un weekend di competizione serrata.

Quella di Spa viene definita come l’Università della Formula 1, una sfida che tende a fare emergere le abilità dei piloti di maggior talento. Fernando Alonso, però, è l’eccezione che conferma la regola, visto che lo spagnolo qui non ha mai vinto ed ha ottenuto come miglior risultato due secondi posti, nel 2005 e lo scorso anno. Differente il discorso per Kimi Raikkonen che con i quattro successi in Belgio, è il pilota più vincente tra quelli in attività, alla pari con Jim Clark: «Spa è probabilmente la mia pista preferita, perché è un circuito vecchio stile con salite e discese dentro il bosco. Mi piace anche per il fatto che è veloce e scorrevole – ha commentato a www.ferrari.com il finlandese – Di solito, inoltre, propone anche un bello spettacolo per gli spettatori. Penso che come pilota puoi fare la differenza in ogni parte della pista anche se, come su tutti i circuiti, si tratta di una combinazione di fattori. Alla curva 1, il tornantino, puoi guadagnare o perdere molto tempo: c’è bisogno di una buona velocità di uscita perché di seguito arriva un lungo rettilineo, che include anche la esse in salita di Eau Rouge. Nelle ultime stagioni è stato possibile affrontare questa curva in pieno senza troppa fatica, anche se quest’anno, con le nuove vetture, potrebbe non essere la stessa cosa».

Il meteo è la grande variabile del fine settimana visto che in Belgio non solo la pioggia è spesso caduta, ma data la lunghezza del tracciato ci si può trovare nella situazione in cui una parte del circuito può essere asciutta e l’altra bagnata. «L’ultima volta che ho guidato qui per la Ferrari (nel 2009) ho vinto e quel successo arrivò in una stagione in cui stavamo facendo fatica fin dall’inizio del campionato – ha continuato Raikkonen – A Spa riuscimmo a far girare tutte le cose per il verso giusto e sarebbe bello che la stessa cosa accadesse anche in questa stagione. Questo renderebbe certamente più divertente la gara dal momento che è più bello correre se si ottengono risultati!».