Isola sul GP Brasile: “Nessuna anomalia riscontrata nei dati”
La guida della FIA, Mario Isola, riporta i risultati dell’ispezione svolta in seguito al GP del Brasile: nessuna anomalia riscontrata
Non è stata riscontrata umidità eccessiva nei pneumatici utilizzati durante il GP del Brasile, parola di Mario Isola. Risposta nata in seguito alle preoccupazioni sollevate dalla Red Bull a San Paolo verso gli altri team. La scuderia di Milton Keynes sembra, infatti, aver accusato le altre scuderie di avere aggiunto acqua ai loro pneumatici per aiutare a controllare il surriscaldamento. La Red Bull è a conoscenza dei vantaggi di questa pratica, avendola utilizzata spesso prima che fosse vietata dalla FIA. Ma il responsabile delle attività di quest’ultima, Mario Isola, ha rivelato durante il weekend brasiliano che Pirelli non ha trovato alcuna prova che possa confermare le accuse.
Si sostiene che i sospetti della Red Bull abbiano avuto origine al Gran Premio di Singapore, dove Norris ha vinto partendo dalla pole position. Una delle prestazioni più dominanti di questa stagione di Formula 1. Il rapporto aggiunge il sospetto di uso di acqua da parte dei team per aiutare il raffreddamento dei pneumatici, con tracce di acqua visibili all’interno di alcuni di essi dopo la gara di Singapore. La tecnica di raffreddamento dei pneumatici è l’ultimo sviluppo nella battaglia fuori pista tra Red Bull e McLaren di questo mondiale.
Red Bull e McLaren, i pilastri di questa stagione
La battaglia tra i due team sembra non volersi concludere tanto facilmente. Ma in questa, alcuni compromessi sono stati raggiunti. Per esempio, il team Papaya ha accettato di modificare l’intera gamma di ali posteriori il mese scorso, dopo che un sistema definito “mini-DRS” ha aiutato Oscar Piastri a vincere in Azerbaigian. La Red Bull si è trovata poi al centro della controversia del “bibgate” prima del GP degli Stati Uniti, legata a un meccanismo nell’abitacolo che permetteva alla squadra di regolare l’altezza da terra della vettura. A poche gare dal termine del Mondiale 2024, tante cose possono ancora accadere: non ci resta che attendere.