Il GP d’Olanda inquina: potrebbe non svolgersi

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La protesta degli ambientalisti locali potrebbe far saltare la manifestazione

Il GP d’Olanda previsto per il 3 maggio 2020 potrebbe non svolgersi. Gli ambientalisti sono determinati a procedere per vie legali pur d’impedire lo svolgimento della gara, colpevole di produrre eccessive emissioni di azoto.

Gli ambientalisti protestano, lavori in ritardo

In effetti, il circuito di Zandvoort non è stato ancora terminato e la giustizia olandese ha bloccato la costruzione di edifici e case nelle zone limitrofe. Il gruppo ambientalista “Mobilitazione per l’ambiente” è disposto a tutto per raggiungere l’obiettivo suddetto e la scorsa settimana altri attivisti locali avrebbero consegnato un dossier alla corte di Haarlem contro la nascita di nuovi cantieri.

La situazione è aggravata dalla presenza nei pressi dell’autodromo di una riserva naturale contornata da numerose dune di sabbia. Secondo l’agenzia Reuters, Zandvoort non avrebbe quindi ancora i permessi necessari per espandere la pista, né tantomeno per edificare nuovi stand.

I preparativi per il Gran Premio olandese, nonostante il tutto esaurito registrato ai botteghini, sono quindi in grave ritardo.

Situazione difficile

Sander Lely, esperto di leggi ambientali, ha espresso i propri dubbi circa lo svolgimento dell’evento. “Vedo una probabilità del 50% che questo evento venga annullato”, ha spiegato. “Sarà incredibilmente difficile per gli organizzatori ottenere tutte le autorizzazioni necessarie in tempo. Dovranno dimostrare come limiteranno le emissioni di azoto, piuttosto che  promettere che emetteranno meno durante il resto dell’anno”.

D’altra parte, Martine van der Heuvel, portavoce del governo locale, ha sottolineato la difficoltà della situazione. Inoltre, ha affermato che gli organizzatori del GP olandese non hanno contattato le autorità per risolvere la questione dei necessari permessi ambientali. “Ciò significa che la costruzione non può ancora iniziare. Esiste un permesso per la gara stessa, ma non abbiamo ancora ricevuto una domanda per iniziare i lavori sulle piste e nei dintorni”, ha concluso van der Heuvel.