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Haas F1 Team Press Area

Dopo una stagione altalenante, gli sforzi di Mick Schumacher non sono stati sufficienti per rimanere in Formula 1. Il posto del figlio d’arte sarà occupato da un altro tedesco, Nico Hulkenberg. Ma quello che si chiedono tutti è: Haas avrà fatto la scelta giusta?

Ormai lo sappiamo, Günther è così. Ci ha abituato ad essere autentico, diretto, senza peli sulla lingua, nel bene e nel male. E pure Schumacher ha provato sulla sua pelle il carattere del Team Principal Haas. Per citare il collega e connazionale Toto Wolff, “Günther è Günther, ha uno stile manageriale tutto suo. E’ nato tra le montagna, dove l’aria è più rarefatta, e che non sempre ti permette di ragionare bene. E’ autentico, ma si è visto negli anni che il suo stile funziona“. A farne le spese, questa volta, è stato proprio il figlio d’arte, a vantaggio di Nico Hulkenberg.

Una separazione che era nell’aria, già dalla pausa estiva si stava parlando di un possibile cambio alla guida, che poi si è rivelato realtà. Quello di Hulkenberg, è un volto noto alla Formula 1, così come a Kevin Magnussen, suo futuro compagno in Haas, col quale, in passato, ha scambiato battutine non troppo felici.
Non è certo stato questo a fermare Steiner nell’assumere un pilota che ha comunque dimostrato di essere veloce e solido nella sua carriera, ancora a caccia del suo primo podio. La gioventù e gli errori di Mick è ciò che a lungo andare ha portato la scuderia statunitense a questa decisione, che punta adesso a risultati più concreti, e a portare sempre due macchine al traguardo, cosa spesso non avvenuta in questo 2022.

Hulkenberg: “Non mi sento dispiaciuto per Mick”

Lo sappiamo, la Formula 1 è uno sport crudele, non per tutti. E ne abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione. I piloti sono egoisti, e non può essere altrimenti. I posti nella massima serie sono ridotti, e ognuno lotta sempre al massimo per ottenerlo.
Tanto che Hulkenberg non si dice affatto dispiaciuto per quanto accaduto: “Tutti lottiamo per lo stesso obiettivo, per le nostre carriere” – ha detto il prossimo pilota della Haas. “Non è certo la prima volta che un pilota giovane è rimpiazzato da un veterano“.

E’ la dura legge della Formula 1. Quando corri devi sempre convincere il tuo team, dimostrandogli che ha fatto la scelta giusta. E se non porti a casa risultati, vieni appiedato. Ma è così anche per gli ingegneri e qualsiasi altro impiegato, non solo per noi piloti“.

E quando gli viene chiesto del famoso siparietto con Magnussen ormai risalente a cinque anni fa, Nico sorride e risponde così: “Non ci siamo parlati per un po’, quest’anno abbiamo poi rotto il ghiaccio, ne abbiamo riparlato e ci siamo fatti una risata su. Siamo cresciuti e maturati, adesso entrambi padri e nuovamente piloti dopo una pausa dalla F1. Ci rispettiamo, e non mi aspetto ci siano problemi per il futuro”.

E che ne sarà di Mick ?

Ora che è certa la sua assenza dalla griglia 2023, il connazionale di Hulkenberg dovrà trovarsi una nuova occupazione. Appiedato da Haas, così come da Ferrari, il posto più plausibile è quello di pilota riserva Mercedes, specialmente dopo quanto detto da Wolff. Sono numerose, tuttavia, le voci fuori paddock, tutte comunque in accordo sul carro che vede Schumacher fuori dalla Formula 1.
Credo che il team abbia fatto bene” – ha fatto sapere Martin Brundle a Sky Sport – “Haas era apparentemente stanca di Mick, dei suoi errori e di tutto il suo entourage. E anche stato scartato da Ferrari, immagino non sia un buon momento per lui“.

A mio avviso, comunque, Mick si merita di rimanere in ottica Formula 1, magari con un ruolo di pilota di riserva. Sono sicuro che da qualche parte finirà, per il 2023“. E che non possa, dunque, Schumacher fare il De Vries della situazione, partecipando a prove libere durante l’anno, cercando di mettersi in mostra il più possibile, sfruttando magari occasioni che – non si sa mai – si possano presentare. Alla fine, se De Vries si ritrova in Alpha Tauri, il merito è solo suo, e di aver sfruttato nel migliore dei modi quelle poche, ma ricche occasioni che si è ritrovato.