Horner: “Né io né Wolff abbiamo influito su Abu Dhabi”

Horner: "Né io né Wolff abbiamo influito su Abu Dhabi"

Credits: RedBull ContentPool

Quanto avvenuto nell’ultima edizione del Gran Premio di Abu Dhabi non smette di essere argomento di discussione; è così anche nell’ultimo Beyond The Grid con protagonista Christian Horner

In occasione di un’intervista per l’ultima puntata del podcast ufficiale della Formula 1, Beyond The Grid, Christian Horner è tornato a parlare della stagione scorsa. Che alla fine ha visto Max Verstappen portarsi a casa in extremis il primo titolo iridato contro Lewis Hamilton, ma solo dopo il discussissimo e criticassimo episodio di Abu Dhabi.

“Né io né Toto abbiamo fatto pressione su Michael [Masi], piuttosto la sua urgenza era quella di riprendere la corsa. Quello del 2021 è stato il mondiale più competitivo che abbiamo avuto nell’intera storia della Formula 1, e l’avvenimento sportivo più speciale dell’ultima decade. Alcuni saranno d’accordo con me, mentre altri no”.

“Cè stato un momento [da parte di entrambi] in cui si è voluto fare tutto il possibile per vincere ad Abu Dhabi. Toto è arrivato a chiedere che non ci fosse la safety car. Io, ovviamente, lo stavo ascoltando e la mia reazione è stata quella di contrattaccare. Non credo che il nostro intervento abbia avuto qualcosa a che fare con il risultato finale. La chiave di volta è stata rappresentata dall’incidente di Latifi, che ha provocato l’uscita abbastanza scontata della SC”, così il TP della Red Bull.

Horner: "Né io né Wolff abbiamo influito su Abu Dhabi"
Christian Horner e Max Verstappen sul podio del GP di Abu Dhabi – Credits: RedBull ContentPool

“Lo abbiamo vissuto poco [più di una settimana] fa a Monza, dove nessuno voleva che la gara finisse dietro la safety. È stato fatto ciò che era necessario per far sì che il mondiale finisse con la bandiera verde; sarebbe stato orribile vedere una stagione come quella terminare dietro la safety car. La replica da parte di alcuni fan, che hanno minacciato lui e la sua famiglia, è una cosa che non merita nessuno”.

“Non è stato giusto parlare con lui tramite la radio, tuttavia questo è iniziato con Toto. I messaggi in radio sono cominciati ad essere trasmessi a partire da Barcellona, ed io mi prendo la colpa di ciò. Perché sono stato io a fare pressione nelle riunioni per far sì che accadesse. Credevo che gli spettatori dovessero essere consapevoli di quel che succedeva fra il direttore sportivo e la FIA. Poteva essere uno scambio emozionante”.