honda 2021

Credits: Red Bull Racing Press Area

Non è così scontata la permanenza del gigante di Tokyo in F1, date le esigenze di mercato 

Il contratto in essere che lega la Honda alla Red Bull si estende fino al 2021 compreso e a Milton Keynes non hanno mai fatto mistero di ambire a un prolungamento dell’accordo, dopo essersi uniti alla casa nipponica nel 2019. La stessa Honda è parte sempre più integrante della Red Bull, dal momento che si è accollata una parte delle spese per coprire il maxi ingaggio di Max Verstappen, che rimarrà alla corte di Dietrich Mateschitz almeno fino al 2023. L’accordo tra Red Bull e Honda è stato rinnovato alla vigilia dell’ultimo GP di Abu Dhabi, ma sono ancora tutte da decifrare le intenzioni della casa di Tokyo per il post 2021.

FUTURO INCERTO

Red Bull spinge per un prolungamento dell’accordo: il prossimo sarà il primo anno sotto i nuovi regolamenti tecnici e sarebbe uno smacco, per il team di Horner, perdere la Honda sul più bello. Ma da Tokyo hanno fatto sapere di voler considerare l’evoluzione del mercato dell’auto, che è sempre più dipendente dalla tecnologia elettrica. E con una Formula 1 che rimarrà fedele all’ibrido presumibilmente per tutto questo decennio, sarà fondamentale per ogni casa valutare l’opportunità di stanziare milioni di euro per una tecnologia diversa da quella predominante nel futuro.

“Stiamo parlando con Red Bull circa l’opportunità di continuare dopo il 2021 – ha spiegato Masashi Yamamoto a Motorsport.comMa dobbiamo anche considerare l’evoluzione del mercato automobilistico, con la tecnologia elettrica sempre più presente. Tante case investono molto su quella tecnologia, dunque dobbiamo ponderare ogni iniziativa in termini di business”.

IBRIDO, QUALE FUTURO?

Il futuro dell’ibrido nel mercato dell’automobile sembra vacillare, specie dopo le manovre di alcuni governi (come quello britannico) che hanno recentemente varato lo stop alla vendita di auto ibride, a benzina e diesel a partire dal 2035. Decisioni che devono far riflettere la Formula 1 sulle future motorizzazioni da adottare.

Secondo Chase Carey, CEO di Liberty Media, tuttavia, non è l’elettrico la soluzione ai mali: “Ho letto il parere di diversi esperti in materia ambientale e la mia idea è che non ci sia una via d’uscita unica a tutti i problemi. Ma per molti sembra che la soluzione sia una sola ed è rappresentata dalla mobilità elettrica. In realtà, anch’essa porta con sé delle limitazioni: pensiamo all’impatto ambientale delle stesse auto elettriche e ai loro costi. Credo che l’elettrico sia parte della soluzione ai problemi, ma non è certo l’unica strada percorribile”