Honda, bersaglio mancato nel 2020

Credits: Red Bull press area

Nonostante l’egregia performance della Red Bull, per la casa giapponese il 2020 non è stato un anno particolarmente soddisfacente

La sfida con Mercedes non si è mai accesa veramente, non è mai entrata nel vivo. La Red Bull ha provato più e più volte a mettere i bastoni tra le ruote alla scuderia tedesca, forte della propria motorizzazione e del proprio orgoglio austriaco. Tuttavia, nonostante le performance spettacolari che il team bibitaro è riuscito a mettere in piedi, in casa Honda il 2020 si è chiuso con un po’ di amaro in bocca.

Secondo Toyoharu Tanabe, direttore tecnico della Honda, non sono mancati i picchi di performance della casa giapponese, come la vittoria di Gasly con AlphaTauri. Ma questo non è bastato a raggiungere le grandi aspettative che il produttore covava nei confronti dell’annata 2020. Non è stato certo questo il motivo che ha portato la Honda a dire addio al mondo della Formula 1, ma le dichiarazioni di Tanabe lanciano comunque qualche sospetto.

PRESTAZIONI NON ALL’ALTEZZA

Dal punto di vista della Honda, non abbiamo ottenuto il risultato che volevamoha ammesso Tanabe. “Ci sono stati alcuni momenti salienti, come la vittoria di Max al 70° anniversario della Formula 1, o la prima vittoria di Pierre a Monza, la gara di casa della scuderia di Faenza“. Ma, a parte questo, per Tanabe l’anno della Honda è stato un anno stressante. Questo anche a causa della pandemia e dei ritmi che sono stati imposti al Circus, chiamato a girare il mondo nell’arco di 17 gare.

Forse, quindi, anche in seguito a quanto accaduto nel 2020, la Honda ha poi deciso di abbandonare il Circus, lasciando la Red Bull alla ricerca di una nuova motorizzazione. Al momento, Helmut Marko e i suoi stanno valutando l’idea di costruire il proprio motore, cosa che al momento ha l’80/85% di probabilità di accadere. “Il nostro piano è quello di effettuare una manutenzione del motore che già possediamo, adattandolo alle nuove regole“, ha dichiarato Marko. “Naturalmente è un’opzione molto costosa, ma il nostro obiettivo è di avere il migliore motore, in grado di rendere molto anche in termini di power unit“.