Hamilton: era meglio scegliere il ritiro a fine 2021?

Hamilton ritiro Max Verstappen

Credits: RedBull ContentPool

Lewis Hamilton è passato dalle stelle alle stalle. E le difficoltà viste a Imola lo confermano. Qualcuno ha anche ipotizzato che, forse, sarebbe stato meglio pensare al ritiro dalla Formula 1 a fine della scorsa stagione

Ritiro sì o ritiro no? Se si pensa a dove praticamente si trovava la Mercedes quattro mesi fa, sembra impossibile che si stia parlando della stessa scuderia. Eppure è tremendamente vero. Lewis Hamilton, proprio a Imola, ha forse disputato la gara più difficile degli ultimi dodici mesi.
E, il fatto che Russell sembri essersi adattato meglio alla W13 non aiuta l’inglese nel raffronto col suo giovanissimo compagno di squadra.

Dopo la doppietta messa a segno dalla Red Bull proprio nel GP di Emilia Romagna, dove il team di Milton Keynes ha mostrato netti miglioramenti rispetto alle prime tre gare della stagione, Helmut Marko non è riuscito a non lanciare una frecciatina al sette volte campione del mondo di Formula 1.
Nonostante in questa stagione la Mercedes non possa definirsi come una contendente al titolo, e quindi una rivale della Red Bull, la rivalità tra la scuderia tedesca e quella austro-inglese sembra essere più viva che mai.

Marko, uomo dalla lingua tagliente

Proprio l’anno scorso, dopo la chiusura del campionato e la vittoria del Mondiale da parte di Max Verstappen, il pubblico lo ricorderà bene, Hamilton è letteralmente scomparso dai social.
In questo periodo hanno iniziato a circolare voci, insistenti, di una possibile decisione del pilota inglese di scegliere la via del ritiro, di appendere il casco al chiodo per dedicarsi ad altri progetti. La motivazione? La delusione per aver perso il titolo era troppa.

E proprio in occasione del GP di Emilia Romagna, Verstappen e la Red Bull si sono trovati a doppiare Hamilton e la Mercedes, in pista, bloccato in P14 alle spalle di un agguerrito Pierre Gasly. Ed Helmut Marko non si è lasciato scappare la possibilità di deridere la situazione dell’inglese: “Ora che lo abbiamo anche doppiato, forse, potrebbe tornare a pensare che avrebbe fatto meglio a ritirarsi al termine della stagione passata“, ha ironizzato il super consulente Red Bull ai microfoni di Sky Sports. Facendo un chiaro riferimento a Hamilton.

Doppietta a Imola come iniezione di fiducia

Scherzi a parte, Marko assieme al team di Milton Keynes può festeggiare un risultato sul quale nessuno avrebbe scommesso due settimane fa. La Red Bull ha lavorato tanto per tornare in forma.
A Imola è riuscita a limare sulla macchina la bellezza di quattro chili e si è visto chiaramente sui rettilinei quando la RB18 sia nuovamente una monoposto veloce. E apparentemente competitiva.

Dopo i problemi che abbiamo accusato in Bahrain e in Australia è stato un risultato importante. Era dal 2016, GP della Malesia, che non riuscivamo a riuscivamo a chiudere con una doppietta, coi nostri piloti in prima e seconda posizione.
Questo ha un solo significato: ci siamo e siamo tornati a essere competitivi“, ha sottolineato Marko.

Le distanze si accorciano in classifica

Dopo il doppio podio ottenuto nel GP di Emilia Romagna e complice la gara sottotono del Cavallino Rampante, ora la Red Bull ha solo undici punti in meno di Ferrari nel Costruttori e Max Verstappen, ventisette in meno di Leclerc nel Piloti. Chi dava già per spacciato il team di Milton Keynes nella lotta per il campionato, è rimasto deluso.

Se Verstappen non fosse stato obbligato a ritirarsi per problemi di affidabilità in due dei tre GP disputati prima di Imola, sarebbe stato nettamente in vantaggio nel Mondiale – ha rimarcato Marko – Ci sono ancora molte gare da disputare e sappiamo di avere un pacchetto auto-piloti molto forte. Sarà una stagione molto emozionante. Io spero solo che non si decida all’ultima gara come lo scorso anno“.