“Hamilton è un viziato”: chi l’ha detto e perchè

Lewis Hamilton

Credits: Mercedes Press Area

Lewis Hamilton è stato etichettato come se fosse un “bambino viziato” e “piagnucolone” da Joan Villadelprat, nonché ex team manager della Benetton che ha ricoperto altri ruoli manageriali in Formula 1 anche in McLaren, Ferrari, Tyrell e Prost Grand Prix.

Questa critica nei confronti di Lewis Hamilton da parte di Joan Villadelprat è pronta a tuonare nelle conferenze stampe del Gran Premio dell’Azerbaijan di Formula 1 che si disputerà dopo tre settimane di pausa a Baku, dove il pluricampione del mondo scenderà in pista a bordo della sua Mercedes W14 nella speranza che o vari problemi siano risolti e le prestazioni migliorate grazie agli aggiornamenti che porteranno.

LA CRITICA

La critica dell’ex manager nei confronti del sette volte campione del mondo della Mercedes, è stata rilasciata in un’intervista al portale spagnolo El Confidencial, dove ha commentato nel dettaglio: “Hamilton è stufo, e se non vince è come un bambino viziato: o vinci o rompi il giocattolo. È un piagnucolone. La gomma, la strategia, mette in discussione tutto. Quando hai un compagno di squadra che è più veloce di te, è normale stare zitti e avere la testa bassa. Evidentemente Hamilton non è più lo stesso del suo primo o secondo mondiale”.

IL PARAGONE

Come se non bastasse, Joan Villadelprat ha effettuato il paragone tra due pluri campioni del mondo ovvero Lewis Hamilton e Fernando Alonso, con quest’ultimo elogiato dopo un grande inizio di stagione con l’Aston Martin: “L’uno ha vinto sette titoli e l’altro due, e Fernando sa che avrebbe potuto vincere di più, che ha il potenziale per essergli davanti. Solo che le scelte di Fernando non erano giuste e Hamilton ha avuto ragione”.

Proseguendo, spiega: “Ma la voglia di Fernando è stata maggiore. Ora la gente, la Formula 1 e gli altri piloti lo riconoscono come un fenomeno. Se Fernando non fosse tornato, la sua storia sarebbe stata dimenticata con un titolo o due. Ma essendo in Formula 1, alla sua età, con una buona macchina, com’è fisicamente è mentalmente brutale. Quando Fernando batte un pilota, è felice di essere lui a vincere”.