Hamilton e la curiosità sul volante: “Avrei dovuto brevettarlo”

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Hamilton anni fa, prima di passare in Mercedes, venne incaricato di pensare al design del volante in base alle sue sensazioni. E da allora molti team gli hanno rubato l’idea…

Non è una novità che Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo, sia maniacale nel suo lavoro. Professionista e stacanovista, con le sue competenze si è sempre dimostrato di ottimo aiuto per il proprio team nello sviluppo della monoposto. Ma la ricerca della massima performance, come sappiamo, non è tutto in Formula 1.

Per poter spingere queste monoposto ad oltre 300 km/h bisogna si essere abili, ma avere anche il giusto feeling con la vettura, che spesso e volentieri si va a ricercare nelle piccole cose. Ed è proprio quanto fatto da Lewis. Sappiamo come ad ogni Gran Premio, tutti i piloti fanno la prova sedile, appunto per controllare che la guida sia confortevole. Ma la seduta non è tutto.

L’abitacolo dei piloti è davvero di dimensioni piccole, il minimo indispensabile per poter condurre una monoposto, è dunque necessario che essi siano in perfetta comodità. E cosa serve affinché sia cosi oltre al sedile? Beh, il volante… Per quanto tante volte si possa dare per scontato, il volante è una componente fondamentale nelle vetture di Formula 1. Massima espressione della tecnologia, super sofisticato e preciso, terminale dal quale il pilota gestisce ogni singolo aspetto relativo alla monoposto. E’ il mezzo con cui pilota e monoposto comunicano, dunque alquanto importante…

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Credits: McLaren

Lewis: “Io stesso ho ridisegnato diverse componenti”

Recentemente, al media singaporiano CNA Luxury, Hamilton ha parlato proprio di questa sua attitudine a lavorare sul comfort della monoposto e sulla ergonomicità di alcune parti: “Quello che molte persone non sanno è che ho ridisegnato il volante quando ero alla McLaren e quando sono approdato in Mercedes ho fatto lo stesso. Dopodiché tutte le altre squadre hanno preso spunto e copiato il mio concept. A saperlo avrei dovuto brevettare il progetto…

Qualche anno fa tutti i volanti erano circolari, oggi non più, e la parte superiore è tagliata, con due maniglie che scendono e non si uniscono.” Come detto però, il volante non è l’unica cosa ridisegnata da Hamilton. “Abbiamo anche ripensato i pedali con gli ingegneri. Ho persino ridisegnato il mio sedile. L’ho archiviato e tutt’oggi è praticamente lo stesso, da oltre dieci anni.

Hamilton ha sempre espresso entusiasmo nel fare queste cose. “Questo è ciò che mi piace fare. Mi permette di sentirmi ancor più parte integrante del team, e dà sfogo alla mia creatività. Vado spesso controcorrente, non mi piace fare quello che la gente si aspetta.

Non mi piace conformarmi a come dovrebbe comportarsi un pilota. Dicono che la gente come noi dovrebbe andare a letto presto, non farsi tatuaggi, e vivere una vita prestabilita, ma per me non è così. Non seguo questi stereotipi, ognuno deve essere libero di esprimersi per ciò che è” – ha concluso Lewis.