Hamilton come Schumacher nel 2010?
Ross Brawn nelle sue dichiarazioni ha lasciato intendere che Hamilton potrebbe seguire le orme di Schumacher quando annunciò il suo ritorno alle corse nel 2010
Ambedue sul sedile delle silver arrow. Ambedue nella fase finale della loro carriera. Due septacampioni del mondo e pionieri di questo sport. Sono diverse le somiglianze tra Lewis Hamilton e Michael Schumacher, su tutti sicuramente la passione e il segno che hanno lasciato nel mondo della Formula 1. Ma adesso, potrebbe aggiungersi un’ennesima somiglianza.
Il direttore generale della Formula 1, Ross Brawn, ha infatti recentemente parlato del pilota britannico, che per la prima volta da diversi anni a questa parte, non si trova direttamente coinvolto nella lotta per il titolo, e con ogni probabilità finirà la stagione addirittura fuori dalla top 3. Si è soffermato sulla nuova sfida che Hamilton sta affrontando questa stagione, diversa da tutte la altre affrontate prima, evidenziandone pro e contro.
“Lewis è nella fase discendente della sua carriera. Ciò non vuol dire che lui sia finito o non più competitivo. Per molti anni ha avuto la miglior monoposto in griglia, fino a ritrovarsi quest’anno con grosse difficoltà. La monoposto gli ha richiesto molto sacrificio, aprendogli una nuova sfida nella sua incredibile carriera. Questa stagione lo ha messo alla prova dal punto di vista mentale e caratteriale, più che fisico e prestazione. Il fatto che il suo compagno si sia trovato più a suo agio nella W13 può essere dettato dalla sua maggior fame, essendo appena approdato in un team del calibro di Mercedes, dopo anni di gavetta alla Williams” – ha detto Brawn alla testata tedesca Sport1.
Brembo mette a confronto Schumacher, Senna, Alonso, Vettel e Hamilton https://t.co/cHEv9dyS3K
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Questa situazione, dunque, ha fatto ricordare a Ross il ritorno alle corse del pluricampione Michael Schumacher. Nel senso che l’esperienza e il duro lavoro che il tedesco ha fatto durante quegli anni ha permesso poi il grandissimo exploit di Mercedes negli anni a venire. E allo stesso modo potrebbe fare Lewis. Porre le basi per un rinnovamento ed un miglioramento del team, dopo la brutta figura di questo 2022.
Brawn: “Lewis può fare ciò che fece Michael”
Al ritorno del kaiser in F1, molti si chiedevano se fosse ancora capace di vincere e di mostrare in pista le magie con le quali ha fatto innamorare milioni di tifosi. Ebbene, seppur il suo rientro non sia stato nell’immediato pieno di successi, ha decisamente apportato tanto di buono al team tedesco. Si, perché ad una certa età, consapevole dei sui mezzi e delle sue capacità, Schumacher capì che il suo ruolo nella Mercedes e nella Formula 1 era cambiato. E nonostante ciò ha avuto l’umiltà di mettersi in gioco e di accettare un ruolo più da comprimario.
Si è come in un certo senso sacrificato, per il bene futuro del team, aiutandolo tantissimo a crescere e a costruire quegli ideali vincenti che hanno sempre contraddistinto la carriera di Schumacher. Tutte cose che sono state assorbite da Mercedes, e che le ha permesso di aprire un ciclo vincente di 8 campionati costruttori consecutivi.
“Michael in quel momento ha ridefinito il suo ruolo e ha contribuito a costruire la squadra che in seguito avrebbe monopolizzato per anni ambedue le classifiche. Si è
F1 managing director Ross Brawn says Lewis Hamilton“sacrificed himself for the future of the team” in 2022, just like Michael Schumacher did back in 2010.#F1 #TeamLHhttps://t.co/MxRcxr6WLT
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, per così dire, per il futuro della squadra ed è stato determinante nel costruirne il successo. Allora Michael era anche sottovalutato. Nonostante l’età ed i rivali, era molto veloce. Lo dimostra la pole a Monaco nel 2012. Una vera magia, che non ti riesce se non hai la giusta mentalità.”
“E proprio come allora Schumacher era affiancato da un giovanissimo compagno di squadra, ora Lewis con Russell. Allo stesso modo, Rosberg arrivò in squadra in punta di piedi, per poi dimostrare sul campo la sua tenacia e la sua forza, ben superiore per essere considerato un semplice secondo pilota. Non a caso, negli anni futuri, si è laureato campione del mondo“.
Sarà davvero interessante vedere l’andamento del lavoro in casa Mercedes ed il ruolo di Lewis all’interno del team. La carriera di Schumi si concluse nel 2012 all’età di 43 anni e dato che Lewis ci ha fatto capire come la voglia di correre in lui sia ancora altissima, potremmo ritrovare un ennesima somiglianza tra di loro. Vedremo dunque cosa riserverà il futuro per Lewis e la Mercedes