Hamilton, una delle stelle più brillanti della Formula 1

Hamilton, una delle stelle più brillanti della Formula 1

Credits: MercedesMAGF1 Media

All’interno della Formula 1 non sono mai venuti meno personaggi iconici. Ve ne sono stati, ve ne sono e ve ne saranno; e fra questi non si può non inserire il nome di Lewis Hamilton

Non mancano di certo le stelle nel paddock di Formula 1 che faranno roseo il futuro di questo sport. Come George Russell o Lando Norris; o come Charles Leclerc e Max Verstappen già protagonisti indiscussi delle vicende dentro e fuori la pista. Di personaggi carismatici non ne sono mai mancati, ogni epoca si riconosce in uno o più piloti. È stato così con Ayrton Senna e Alain Prost, e poi con Michael Schumacher – per citare alcuni dei più grandi. Nel più recente passato (e presente) brillano invece i nomi di Fernando Alonso, Sebastian Vettel e di Lewis Hamilton.

Ragazzi ancora in attività. Alcuni ancora per poco come il tedesco, altri che invece di appendere il casco al chiodo non ne hanno nessuna intenzione. Come lo spagnolo che ha da poco annunciato un nuovo contratto che lo legherà per un paio d’anni all’Aston Martin; o come il sette volte campione del mondo che sente di aver ancora molto da dare al circus.

LA PERSONALITÀ CHE MANCAVA (?)

Dal punto di vista prettamente sportivo non c’è neanche la necessità di dirlo, il sogno di diventare il più titolato della storia è lo stimolo. Eventualità che renderebbe ancora più grande lui e la Mercedes. Ma non solo. Negli ultimi anni il classe ’85 si è battuto per i diritti delle persone, degli animali o per l’ambiente facendo della Formula 1 il suo palcoscenico per diffondere questi concetti (che dovrebbero essere realtà) anche in paesi problematici, come l’Arabia Saudita o l’Ungheria. Una responsabilità che si è assunto insieme al pilota di Heppenheim.

Ciò che ha ottenuto in pista – il numero di vittorie e di pole position (attualmente 103 in entrambe le statistiche), ed il record dei sette campionati al pari di Schumacher – insieme al suo impegno in tematiche scottanti fanno di Lewis Hamilton una figura portante della categoria. Proprio al pari di quelle personalità prima citate. Il fatto che il britannico sia, non solo il primo pilota nero in Formula 1, ma anche il primo pilota nero vincente della Formula 1 lo rende in maggior misura l’uomo che ha segnato un’era. E per meriti solo suoi nonostante a Vanity Fair abbia detto: Non mi sono sentito il benvenuto.

Complice talento ed intelligenza, la scommessa vinta di approdare nella squadra capitanata da Toto Wolff dopo l’esperienza in McLaren, e la capacità di uscire (soprattuto psicologicamente) dalle situazioni più complicate. Come il mondiale perso nel 2016 nei confronti del suo compagno Nico Rosberg; o come dopo quanto accaduto lo scorso anno con il mondiale andato nelle mani dell’olandese per via di decisioni alquanto discutibili prese dal direttore di gara.