Hamilton a favore di una Formula 1 al femminile
In un mondo sportivo che solo negli ultimi anni ha visto una certa apertura une confronti delle donne, il pilota britannico si schiera a favore delle presenze femminili in Formula 1
Per Lewis Hamilton si tratta della sfida del futuro. Vedere una donna conquistare una gara automobilistica o, perché no, un mondiale in Formula 1 sarebbe sicuramente un enorme passo avanti per l’intero Circus.
Il sei volte campione del mondo, quindi, spera di poter avere la possibilità di vedere con i propri occhi una ragazza salire sul gradino più alto del podio. Del resto, secondo il pilota inglese, questo rappresenterebbe un’apertura non da poco per uno sport molto spesso limitato alle sole presenze maschili.
SULLE ORME DI LELLA LOMBARDI
Finora, l’unica ad aver raggiunto un risultato degno di nota è stata Lella Lombardi. Durante il Gran Premio di Spagna del 1975, infatti, la sua vettura ha tagliato il traguardo in sesta posizione.
Sulla scia di quanto ottenuto ormai più di quarant’anni fa, Hamilton è convinto che questi siano i passi avanti di cui la Formula 1 avrà bisogno in futuro. Anzi, il pilota della Mercedes è convinto che prima o poi arriverà qualcuna in grado di lasciare tutti a bocca aperta.
“Spero che, a un certo punto, arrivi una donna giovane e forte in grado di distruggere la griglia di partenza. Non sarebbe qualcosa di fenomenale?”.
Secondo Hamilton, una ragazza in Formula 1 sarebbe sicuramente qualcosa di sconvolgente. Un po’ come lo è stata Tatiana Calderon, anche se il suo debutto in Formula 2 non è stato del tutto soddisfacente. Al di là dei risultati, però, l’arrivo di Tatiana è stato sicuramente qualcosa di rivoluzionario all’interno del Circus.
DA ANNI PROMOTORE DELLE DIFFERENZE SANE
Il pilota della Mercedes, tuttavia, punta ancora più in alto. Hamilton non punta solamente a vedere delle donne in Formula 1, ma da anni lotta contro le differenze e si schiera a favore dell’inclusione in uno sport in cui anche il portafoglio comincia a diventare troppo presente.
“Voglio aiutare alcuni giovani. Voglio aiutare a cambiare questo sport in qualche modo, per renderlo ancora più eterogeneo. Voglio incoraggiare le squadre a differenziarsi e voglio che lo sport diventi più accessibile”.