GP Ungheria: Max vince, Ferrari scellerata nelle scelte

GP Ungheria: Max vince, Ferrari scellerata nelle scelte

Credits: RedBull ContentPool

Max Verstappen vince il GP d’Ungheria, secondo Lewis Hamilton e terzo George Russell. Disastro in casa Ferrari che sbaglia ancora la strategia,

L’incertezza del meteo l’ha fatta da padrona proprio come nella sorprendente giornata di sabato, dove a conquistare la pole position non era stata la Ferrari favorita bensì la Mercedes di George Russell. Mentre le due Red Bull, per motivi diversi, non erano riuscite ad andare oltre la decima e l’unica casella della griglia di partenza. Eventualità che ha spinto la squadra anglo-austriaca a montare la terza power unit su entrambe le vetture nella domenica del GP d’Ungheria.

Quella pioggia non caduta in qualifica ha fatto la sua comparsa dai primi istanti della gara, con delle leggere gocce. Che ad ogni modo non hanno impedito ai piloti di partire con gomme slick. In partenza Verstappen è riuscito a salire in ottava, e in settimana alla ripresa della corsa dopo la Virtual Safety Car.

Partendo dalla decima piazza serviva un’impresa a Max Verstappen, in quella che sarebbe dovuta essere una domenica in cui limitare i danni. Invece, grazie ad una strategia perfetta di Red Bull, l’olandese vince a Budapest e allunga la sua leadership a 80 punti su Charles Leclerc. Il monegasco si è visto ancora una volta penalizzato da scelte assolutamente rivedibili del muretto ferrarista e chiude sesto nell’ordine d’arrivo del GP d’Ungheria. Nonostante il quarto posto finale di Carlos Sainz, Ferrari dovrà analizzare e capire il perchè di una F1-75 mai realmente competitiva con qualsiasi mescola utilizzata.

La Rossa dovrà cominciare anche a guardarsi seriamente le spalle da una Mercedes in crescita, che ancora una volta massimizza il risultato completando il podio. Hamilton e Russell, rispettivamente secondo e terzo così come in Francia, hanno mostrato un passo sorprendente rispetto a quanto mostrato nei giorni precedenti. Anche se non è riuscito a mantenere la prima posizione, il giovane poleman ha avuto comunque un buon ritmo, guidando la gara per trenta giri. Questo risultato porta così il team di Brackley nella classifica Costruttori a sole trenta lunghezze di distanza da quello di Maranello.

Chiude la top five l’altra Red Bull di Sergio Pérez, rimediando a quella che era stata una qualifica disastrosa. Settimo al traguardo Lando Norris, protagonista di un ottimo fine settimana. Dietro al britannico troviamo entrambe le Alpine di Alonso e Ocon che permettono al team francese di guadagnare altri punti preziosi nei confronti di McLaren. Mette una pezza al suo weekend Sebastian Vettel, portando la sua Aston Martin in zona punti ai danni del compagno di squadra Stroll.

Blackout totale per AlphaTauri e Haas, non pervenute al pari della Williams 

Meglio delle ultime gare Pierre Gasly che però conclude il suo weekend con un altro zero. Gara anonima da parte di Alfa Romeo: Zhou chiude tredicesimo, mentre Bottas a due giri dal termine è stato costretto al ritiro a causa di un’improvvisa perdita di potenza. Weekend negativo per la Haas, con Mick Schumacher che conclude quattordicesimo davanti a Magnussen, ricordando che il giovane figlio d’arte non montava gli aggiornamenti sulla sua vettura a differenza del danese.

Ricciardo, dopo una buona prima parte di gara, paga la scelta di McLaren

Nel sandwich del team capitanato da Günther Steiner finisce Daniel Ricciardo. L’australiano dopo essersi reso protagonista di una buona prima parte di gara, con tanto di doppio sorpasso all’esterno ai danni delle Alpine, paga la strategia della gomma dura e scivola fuori dalla zona punti. Diciassettesima e diciottesima posizione per le due Williams di Albon e Latifi, davanti a Yuki Tsunoda resosi protagonista di un testacoda che lo ha costretto a effettuare una sosta in più, rovinando di fatto la sua corsa.