GP Ungheria Formula 1 2015: le prime interviste del giovedì
“Ciò che è stato qualche giorno fa non è esatto, non credo che il giornalista avesse informazioni corrette. Io credo proprio di guidare la Williams l’anno prossimo, ma è ancora presto per firmare qualcosa. Spero solo che il team eserciti l’opzione che ha nei miei confronti. Ma non vedo perché non dovrebbe, non è cambiato niente negli ultimi tempi! Adoro lavorare con questi ragazzi, il team mi rispetta al 100% e io sono molto gratificato da come riusciamo a lavorare insieme.Per quanto riguarda la gara, credo che saremo ancora competitivi allo start, tante altre volte sia quest’anno che l’anno scorso abbiamo fatto delle belle partenze.”
“Ecco il mio bilancio di metà stagione: secondo me siamo partiti molto bene, di certo è stato fantastico concludere la mia prima gara con la Ferrari già sul podio; vincere la seconda, poi, è stato fenomenale, ma anche dopo credo che siamo riusciti a essere molto costanti, salendo molte volte sul podio. Sapevamo dall’inizio della stagione che ci sarebbe stata una squadra molto difficile da battere. Nel complesso il bilancio è molto positivo, specialmente se si considera la crescita che si svolge dietro le quinte, e che ovviamente non si può vedere dall’esterno e non si traduce immediatamente in progressi sulla vettura. E’ un progetto che va avanti di continuo, è molto promettente e mi dà fiducia per il futuro. Rispetto a tutti i team, penso che la Ferrari abbia fatto un gran passo avanti, non capisco perché sia così difficile per qualcuno rendersene conto. All’interno della squadra siamo tutti orgogliosi e felici di quanto abbiamo ottenuto: cerchiamo sempre di vincere ancora, e se potessi scegliere una pista dove farlo, sarebbe quella di Monza. Ma è chiaro che non è facile, con la concorrenza così forte della Mercedes, e dobbiamo essere pazienti. Quello che abbiamo ottenuto finora è già un miracolo. Questa pista, potenzialmente, può avvicinare i valori e favorire alcuni team a scapito di altri, forse perché è un tracciato corto; ma abbiamo bisogno di un week end senza errori per poter approfittare delle circostanze, o dare l’attacco alla Mercedes.”
“La prima parte della stagione non è stata ideale, ma rispetto all’anno scorso non si può dire neppure un disastro, anche se, per tante ragioni diverse, non siamo riusciti a ottenere i risultati sperati. Abbiamo il potenziale velocistico e tutto quanto serve per fare meglio, il feeling con la monoposto è buono, ma continuano a fare errori o ad avere problemi qua e là e così abbiamo perso tanti punti per strada. Come squadra, vogliamo essere più veloci e costantemente nelle prime posizioni per poter sfidare davvero la Mercedes. Sono certo che se riusciamo a mettere ordine, sbarazzandoci di tutti i problemi, possiamo fare un buon lavoro e migliorare nei risultati. Difficile dire quanto la Mercedes sia davanti a noi, sembra che le cose cambino di circuito in circuito e con le diverse condizioni. Sappiamo di avere ancora tanto lavoro da fare, ma penso che stiamo andando nella direzione giusta. E’ stato terribile perdere Jules, e le circostanze del suo incidente rendono tutto ancora più triste. Il motorsport è molto pericoloso, lo sappiamo bene tutti, ma non ci aspettiamo mai che cose come queste possano realmente accadere. Alla sua famiglia vanno le mie condoglianze.”
“Non è mai facile trovare il set-up giusto della vettura su questa pista. Ed è sempre una grande sfida, ma al momento non abbiamo nessun problema particolare, fatta eccezione per i miei soliti con i freni. Ma si tratta di una questione a lungo termine, che non è facile da risolvere. La soluzione è complessa, perché ci vogliono sei mesi per preparare una coppia di dischi. Se poi sono quelli giusti, allora ci vogliono altri sei mesi per averne un’altra coppia e poterli utilizzare in gara. Per questo non credo che si possa sperare in un miglioramento rapido“.
“Sono impaziente di vedere come andranno le cose, dopo la gara di Silverstone che è andata in un modo incoraggiante. Credo che le novità di telaio avranno effetti positivi anche qui.“