GP Toscana, le pagelle del nono appuntamento stagionale

GP Toscana 2020 pagelle

Credits: Pirelli Press Area

Le pagelle del GP della Toscana sono inevitabilmente condizionate da quanto successo nei primi giri; solo tredici piloti possono essere giudicati

La prima assoluta del Mugello ha regalato spettacolo. Su venti piloti, solo tredici hanno concluso almeno una tornata con bandiera verde. Kimi Raikkonen torna a far sognare tra i primi punti ottenuti in stagioni e team radio memorabili. Albon salva il weekend Red Bull conquistato il primo podio in carriera, mentre i due ferraristi possono essere giudicati solamente dal risultato in qualifica. Le pagelle del GP della Toscana.

Kimi Raikkonen, 9: Resta furbescamente lontano dai guai alla ripartenza dopo la safety car e termina la gara davanti a entrambe le Ferrari (penalità a parte). Da Spa a questa parte ‘Iceman’ sembra rivitalizzato, anche nei confronti del compagno di squadra. Poi, ma quanto ci fa divertire nei team radio?!

Valtteri Bottas & Lewis Hamilton, 8: Sbagliano una partenza a testa (Bottas quella più importante). E’ sempre complicato valutare il loro ritmo gara, spesso impegnati più a gestire temperature e affabilità della propria vettura che ad attaccare. Con Verstappen subito fuori dai giochi è tutto troppo facile.

Charles Leclerc, 7: Solo e unicamente per i giro in qualifica, la gara è francamente non giudicabile. La sua vettura non gli permette di lottare con gli avversari intorno a sé rendendo un calvario i 59 giri di gara. Il “predestinato” deve crescere in fretta per rimanere produttivo all’interno di un periodo così difficile.

Lance Stroll, 7: Bravo Lance! Fuori dalla gara quando era in lotta per il terzo posto, per un problema a lui non imputabile. Per il primo weekend non si dimostra solo all’altezza ma chiaramente superiore al compagno di squadra. E’ vero che il canadese aveva montati aggiornamenti che Perez vedrà solo a Sochi, ma il Mugello può essere una bella iniezione di fiducia per il figlio del boss.

Alexander Albon, 6: Sorpresi? Con la Red Bull che si trova tra le mani (specialmente questo weekend) finire appena davanti alla Renault è il minimo indispensabile. Meglio rispetto ai weekend scorsi ma se vuole meritarsi la riconferma deve migliorarsi ulteriormente. Podio comunque iper meritato dopo le sfortune di Brasile 2019 e Austria quest’anno.

Romain Grosjean, 6: La sua citazione va fatta per la sfortuna. Viene coinvolto in tutti gli incidenti dei primi giri, terminando con una vettura “incerottata”. Peccato, la Haas ha mancato una grossa chance di segnare punti preziosissimi.

Sebastian Vettel, 5: A tratti veloce quasi quanto Russell. E’ inutile sparare sulla croce rossa, ma il pilota tedesco non sta performando secondo potenziale. Meglio in gara rispetto alla qualifica, ma partire nove posizioni più indietro rispetto al compagno di team è un gap troppo ampio.

GLI ALTRI:

Daniel Ricciardo, 7. Sergio Perez, 6. Lando Norris, 6,5. Daniil Kvyat, 6,5. George Russell, 6.