GP Russia: i piloti Red Bull non sono soddisfatti della loro gara
I piloti della Red Bull, Max Verstappen e Alexander Albon, credevano di poter sfruttare al massimo il GP di Russia di domenica, nonostante la conclusione rispettivamente al quarto e quinto posto.
Max Verstappen, pilota Red Bull ha iniziato il GP di Russia dalla nona posizione, dopo aver scontato la penalità di 5 posizioni sulla griglia di partenza per aver montato una nuova power unit, ma la sua rimonta l’ha effettuata nel primo stint di gara, mentre successivamente non è stato all’altezza del passo di Ferrari e Mercedes:
“Siamo stati chiaramente un po’ più lenti, ma ovviamente nell’ultima parte della gara non è stato d’aiuto essere con le gomme più dure. Abbiamo massimizzato sicuramente il risultato, ma ovviamente tutti vogliono fare meglio, tutti vogliamo conquistare podio e vittorie. Quindi esamineremo cosa possiamo migliorare”.
Dall’altra parte c’è Alexander Albon, partito dalla pit-lane e costretto ad una grande e importante rimonta in gara, terminata con un quinto posto, che gli è costato il titolo di “pilota maturo” dal team principal della Red Bull, Christian Horner.
Dopo l’eccellente risultato, un soddisfatto Albon, ha dichiarato: “Sono felice dopo un sabato difficile. E’ stato davvero il massimo che abbiamo potuto fare. Sono stato un po’ fortunato con la safety car, ma il ritmo c’era, quindi sono contento. Vedendo ciò che è accaduto sabato, è stato bello vedere come la squadra ha fatto un buon lavoro”.
Ma nonostante questo risultato ottimizzato, Albon ha ammesso che il layout del Circuito di Sochi non ha facilitato i suoi sorpassi: “Questo circuito, nel modo in cui è progettato, quando segui una monoposto è quasi come un sistema di tunnel che blocca l’aria fredda, non permettendo il raffreddamento dei componenti e delle gomme”.
Per terminare, dice: “La perdita di carico aerodinamico è stata immensa nel seguire le auto, ciò ha significato che non potevo fare i sorpassi come mi sono abituato a Spa e Monza. Ma quando c’era un solo pilota da superare, non c’era problema”.