GP Olanda: la griglia di partenza a Zandvoort

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Mentre la Ferrari sa di dover recuperare punti, conscia di non essere in lotta per questo fine settimana, McLaren e Mercedes si danno battaglia

Con solo 19 delle 20 monoposto in pista, l’incidente di Sargeant nelle FP3 ha ridotto le possibilità della Williams di sfruttare i nuovi aggiornamenti. Albon ha dovuto sostenere il team, piazzandosi in settima posizione. La qualifica tuttavia ha visto tre forze diverse lottare per il podio, delineando una griglia di partenza decisiva di questo GP d’Olanda. Vediamo qual è.

Q1: un inizio sorprendente

L’inizio di questo Q1 è stato caratterizzato da un’inaspettata competitività della Ferrari, che sembrava pronta a imporsi subito. Carlos Sainz ha iniziato a girare con buoni tempi, sfiorando il miglior giro, mentre Charles Leclerc ha mostrato un ritmo promettente. Con la Ferrari così in forma, l’idea di un dominio rosso sembrava possibile. Tuttavia, la reazione di McLaren e Mercedes non si è fatta attendere, con entrambe le squadre che hanno prontamente risposto, mettendo in difficoltà la Scuderia e spingendo i loro piloti in cima alla classifica.

Nonostante la sfida serrata, Sergio Perez è riuscito a piazzarsi tra i primi, lasciandosi dietro sia le Frecce d’Argento che il Cavallino. Verstappen, invece, è rimasto sorprendentemente in ombra, non riuscendo a trovare il ritmo giusto in questa prima parte delle qualifiche.

Q2: dominio papaya

Il Q2 ha visto un dominio assoluto delle McLaren, che hanno monopolizzato la prima fila fin dai primi istanti. Con un Russell aggressivo e determinato subito dietro e un Verstappen visibilmente irritato dalla propria prestazione, la lotta per la pole si è accesa. La Ferrari ha iniziato a mostrare segni di difficoltà, con Sainz che faticava a rimanere nella top ten, rischiando di non qualificarsi per il Q3.

Intanto, Lance Stroll ha registrato tempi migliori del suo compagno di squadra, sorprendendo molti. Ma le vere sorprese sono arrivate negli ultimi secondi: con la bandiera rossa che segnava la fine del Q2, Lewis Hamilton si è trovato in una posizione inaspettata, complice un Sainz che, inaspettatamente, ha occupato l’undicesima posizione, escludendo il britannico dalla fase finale delle qualifiche.

Pole senza dubbi

Sin dai primi secondi del Q3, i risultati di queste qualifiche hanno iniziato a delinearsi chiaramente. Lando Norris è stato il primo a segnare un tempo di riferimento, seguito da vicino dal compagno di squadra Oscar Piastri. Ma è stato Max Verstappen, con uno dei suoi colpi di genio, a piazzarsi in seconda posizione, nonostante una monoposto che ha mostrato difficoltà durante tutto il weekend. “Ha un settaggio strano”, avrebbe confidato oggi al suo compagno di squadra, rivelando le sfide tecniche che sta affrontando.

Nonostante i problemi, la McLaren ha dominato, con entrambi i suoi piloti in cima alla classifica e un podio virtuale tutto papaya. Lando Norris, già quotato tra i favoriti per la pole, non ha deluso le aspettative. Tuttavia, ha mantenuto un atteggiamento umile, evitando celebrazioni premature e rimanendo concentrato sulla gara di domani. Sa bene che la sua partenza sarà cruciale per evitare di essere superato da Verstappen, il numero 1, e sa che non può permettersi errori. L’unica certezza, però, è che la pole position di Norris non è mai stata in discussione.

Ecco la griglia di partenza:

  1. Lando Norris
  2. Max Verstappen
  3. Oscar Piastri
  4. George Russel
  5. Sergio Perez
  6. Charles Leclerc
  7. Fernando Alonso
  8. Alexander Albon
  9. Lance Stroll
  10. Pierre Gasly
  11. Carlos Sainz
  12. Lewis Hamilton
  13. Yuki Tsunoda
  14. Nico Hulkenberg
  15. Kevin Magnussen
  16. Daniel Ricciardo
  17. Esteban Ocon
  18. Valterri Bottas
  19. Zio Guanyu
  20. Logan Sargeant

 

Francesca Luna Barone